- Accesso stradale
- Pulito
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa pesante
- Quota neve m
- 1000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Volevo fare la Forcella del Diavolo e traversare. Tra l’altro itinerario già tracciato.
Ma quando sono sotto, vedo cadere una piccola slavina di neve cotta che ricopre l’itinerario. Ascolto i segnali che mi da la montagna e cambio itinerario sul lato opposto, dove non batte ancora il primo sole caldo di questo inverno.
Vado cosí prima fino alla Forcella della Neve, e al ritorno senza levare le pelli, faccio un lungo traverso in discesa fin sotto la direttrice della Forcella Pogoffa, dove esiste già una traccia.
Nonostante la traccia salgo a fatica per la ripidità e per la neve fresca profonda. Arrivo nel catino sotto la forcella dove la traccia scompare e la neve diventa farina molto compatta.
Il vento aumenta, e gli ultimi 20 metri li faccio a piedi. Alla forcella il vento da nord é fortissimo ma tiepido e non si può stare troppo.
La discesa merita veramente. Ci sono ancora ampi spazi di neve farinosa non toccata, ne da sci ne da vento.
4.30 per l’intero giro. Da solo. Consigliatissimo.