Polluce Versante Ovest

Polluce Versante Ovest
La gita
b-bepun
5 11/09/2011

Il Polluce (4092 m) è un’imponente montagna che si erge sullo spartiacque principale italo-svizzero, fra la Porta Nera a Nord-Ovest (3734 m) ed il Colle di Verra a Sud-Est (3845 m). Queste due ampie e profonde depressioni, che lo separano nettamente dalla Roccia Nera (4075 m) e dal Castore (4221 m), gli conferiscono una spiccata individualità, caratteristica questa che ne rende particolarmente remunerativa l’ascensione per via dello splendido panorama che si può godere dalla sommità.
La via normale, in prevalenza su ghiaccio con pista ben tracciata, prevede anche un tratto di roccia con alcuni passaggi non proprio banali.
Salita : Dal rifugio si prende la pista ben tracciata che si inoltra sul Ghiacciaio Grande di Verra serpeggiando tra gobbe e crepacci: raggiunto un primo avvallamento, si supera una zona ricca di crepacci (attenzione) per continuare poi la salita su pendio più ripido, fino al campo di ghiaccio sottostante l’ampio Colle di Verra (3845 m, ). A questo punto, si gira decisamente verso sinistra per traversare alla base tutta la rocciosa cresta Sud-Ovest del Polluce, fino ad una rampa detritica dove inizia il tratto roccioso .Noi abbiamo risalito il canalino innevato (un po di ghiaccio nella meta’) a sinistra della via normale di cresta, (pendenza intorno ai 45°, indispensabile l’utilizzo della piccozza) fino a giungere al passaggio chiave della via, attrezzato con un canapone: si traversa una placca liscia ed esposta (appoggi minimi per i piedi) fino ad un camino, che si risale al meglio superando un masso incastrato (canapone). Giunti ad un colletto, si risale la parete di destra (canapone) con arrampicata non banale fino ad un comodo terrazzo, ormai alla fine delle difficoltà, su cui sorge una madonnina. Da qui appare alla vista l’ultimo tratto di cresta che culmina con la vetta del Polluce: calzati nuovamente i ramponi, la si risale (attenzione all’esposizione ) e si giunge in breve sulla esile cima . Meravigliosa veduta sulle cime del Rosa (di fronte troneggia la Punta Dufour 4634 m), su Monte Bianco, Gran Paradiso e, oltre la cresta dei Breithorn, sulla acuminata piramide del Cervino.
Discesa effettuata per la cresta rocciosa, dove a tratti di traccia di sentiero si alternano brevi passaggi su roccette (I, II), da affrontare con attenzione per via della quota e del verglas, riprendendo poi la traccia sul giacciaio che riporta al rifugio.

Seconda cima salita dopo la traversata del Castore effettuata ieri (ved. relazione) in compagnia di Cristina (che accumula un 4000 dopo l’altro…) e dell’amico Alberto Re che ringrazio per la preziosa competenza. Salita piuttosto impegnativa e di soddisfazione, ad un 4000 per niente banale: attenzione ai crepacci sul ghiacciaio, ed ai detriti mobili sulla cresta. Passaggi su roccia da affrontare con attenzione. I tempi si possono allungare di molto, soprattutto quelli di discesa, qualora si incontrasse molta gente lungo la via , noi siamo stati fortunati, non trovando gran traffico, anche in vetta al nostro arrivo eravamo solo noi tre.
Tempo totale 6h. circa – difficolta’ PD+ canalino di neve e ghiaccio sui 45°,passaggi di I, II, piu’ un tratto valutabile attorno al III / III+
Discesa dal rifugio al Piano di Verra Superiore come descritta nella relazione Del Castore del giorno precedente.

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