Il circuito di massi di Balma Massiet fu chiamato "Polvere di Stelle" da Gian Piero Motti nel 1982. Adagiato sulla sinistra idrografica del Torrente Sea, ai piedi della Reggia dei Lapiti, della Torre di Gandalf e al cospetto dello Specchio di Iside e del Trono di Osiride, offre numerosi blocchi rocciosi di varia cubatura con altrettanti passaggi segnati. Le prime frecce di vernice furono fatte nel 1984 da Marco Blatto e Marco Casalegno. Successivamente, sono stati chiodati sui massi più alti diversi monotiri da M.Blatto, ideali per prendere confidenza con la severa arrampicata delle pareti del vallone. Il posto è incantevole, inserito in un suggestivo contesto di alta montagna.Crash pad consigliato per i blocchi più interni alla pietraia. Polvere di Stelle si raggiunge da Forno Alpi Graie in 30 minuti, seguendo il sentiero n° 308 per il bivacco Fassero-Soardi. Lungo il percorso, alcuni cartelli di legno segnalano i nomi dei massi più famosi, anch'essi attribuiti dalla fantasia di Gian Piero Motti nelle sue "Antiche Sere" (Masso degli iniziandi, Cubo magico, Nosferatu ecc..).
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Descriverò qui solamente i monotiri dei massi più alti (bacheca con difficoltà dei passaggi e dei tiri in loco)
Asteroide: il masso più alto (15 m) situato nei pressi del sentiero e caratterizzato sul lato est da una liscia placca
– On the road again 6a, placca delicata
– Strane storie 6c+, fessura strapiombante
– il Principe 5b, placca che va impennandosi
a destra dell’Asteroide due brevi monotiri su un notevole blocco fratturato:
– Hansel 5c, placca verticale su piccoli appoggi
– Gretel 5b, larga fessura da fare sul bordo destro
poco più a destra un’altro blocco alto circa 10 metri:
– Chalet Marmorand 5b, placca breve ma divertente
e più a destra ancora:
– L’ora delle masche 5b, placca con uscita da capire
– Seani si nasce 6a+, strapiombo con tallonaggio per pochi, poi placca povera di appigli