Tenere conto che i tempi intermedi sono indicativi, dipendono chiaramente dal grado di allenamento e dalle condizioni del percorso (es. neve), fare molta attenzione al tratto tra Pomeano ed i Sapiatti, specie il primo tratto, in quanto in mezzo al bosco non sempre è facile orientarsi. Se possibile fare questa escursione con una bella giornata e non in presenza di nebbia.
Seguire per circa 100 metri il Risagliardo lungo la sponda sinistra orografica e iniziare a salire lungo la mulattiera detta “le voute” (le curve), continuare per circa 35 minuti prima di giungere su una strada forestale, prendere a destra e dopo circa 10 minuti si raggiunge la borgata di Pomeano (La borgata di Pomeano, molto popolata fino ai primi decenni del ‘900, più di 50 alunni nella scuola locale, fu una roccaforte valdese durante le guerre di religione), salire sulla destra in direzione del cimitero e da qui verso il ripetitore, prima strada asfaltata e poi sterrata, continuare lungo la strada forestale per circa 20 minuti, fino a quando sulla destra si diparte un sentiero nei pressi di una mianda con la lapide di un caduto.
Seguire il sentiero facendo attenzione ai segni bianco/rossi che vi sono. Il sentiero è un continuo sali scendi, dove si attraversano alcune “cumbe”, fino a giungere dopo circa 30 minuti ad un gruppo di case nel bosco, alcune delle quali con i muri esterni intonacati, proseguire poi fino al bel punto panoramico detto “Roccho Clapìe”, che è anche un sito archeologico, con diverse incisioni rupestri.
Da qui il sentiero scende, fino ad attraversare un ramo secondario del Risagliardo, continuare per circa 30 minuti dalla “Roccho” fino a giungere alla borgata Sapiatti, da qui lungo la strada asfaltata prendere a sinistra e dopo circa 10 minuti si arriva alla borgata Bocchiardi, da qui inoltrarsi nella borgata, seguendo una mulattiera segnalata che in circa 20 minuti ci porterà a Ruata, da qui scendere verso il tempio Valdese e poi verso il campo sportivo, lasciato il quale, sempre scendendo, si arriva al cimitero.
Lasciata la strada asfaltata, prendere la mulattiera a fianco del muro di cinta del cimitero stesso, verso destra, questa mulattiera è detta Ciatagnare, seguirla fino ad arrivare ad antiche miniere di talco “Siassera” (si possono ancora vedere i resti degli scavi, l’ingresso della miniera stessa e le costruzioni utilizzate). Dopo la miniera si trova una strada forestale che scende sulla sinistra, seguirla per circa 20 minuti fino a giungere sulla strada provinciale, da qui seguirla e dopo circa 1 chilometro raggiungeremo il punto da dove siamo partiti.