Dal primo tornante di Molare si entra in paese, poi due passaggi tra le case (segnavia bianco-rossi) permettono di raggiungere la stradina asfaltata sopra il paese che si inoltra verso est normalmente innevata dopo le ultime case. Si passa sotto l’elettrodotto si supera il Ri di Vignone e si prosegue fino ad incontrare il segnavia del sentiero estivo che sale nel bosco (segnali bianco-rossi sugli alberi). Il sentiero è ripido e stretto e può risultare un po’ ostico nel caso di neve scarsa. Al termine del bosco si raggiungono in sequenza gli alpeggi di Madarloi e Stou di Sotto su terreno ormai aperto. Si prosegue in direzione nord superando un risalto che porta al pianoro di Mottella. Fino a questo punto l’itinerario è in comune con quelli per il Pizzo Bareta e la Punta di Stou che si staccano verso destra mentre il nostro prosegue diritto superando un risalto che conduce al punto quotato 2.107 m. da cui si può vedere la meta (cima scialpinistica) sul fondo dietro all’imponente cima del Poncione di Mezzo. Da questo punto in avanti si attraversano i ripidi pendii che scendono dal Poncione di Mezzo per cui occorre verificare che abbiano già scaricato e ci siano condizioni di neve sicura. L’itinerario prosegue verso ovest imboccando un ampio canalone e giunti sotto le prime rocce si traversa verso destra raggiungendo la conca del Lago inferiore di Mottella. Superata la conca si prosegue traversando in quota e si raggiunge un secondo ampio canale che conduce alla sella tra la cima del Poncione di Mezzo a sinistra 2.471 e la cima scialpinistica a destra 2.450 m che si raggiunge facilmente dalla sella.
La discesa si effettua per la via di salita con possibilità di ampie varianti nella parte centrale alla ricerca delle migliori condizioni.
Sulle mappe SwissTopo sono indicate anche:
una via di salita alternativa al sentiero estivo, che risale il bosco subito dopo aver attraversato il Ri di Vignone passa per Nedi e si ricongiunge a Stou con l’itinerario descritto.
una discesa alternativa che dalla sella finale attraversa verso ovest cambiando vallata, scende alla capanna Ganna Rossa e da lì prosegue fino all’alpe Vignone per poi sfruttare nell’ultima parte la tagliata del bosco sotto l’elettrodotto fino alla stradina sopra Molare.
Una curiosità: la tagliata dell’elettrodotto in questione è il punto dove si innescò, a causa di una scarica verso un albero, la catena di eventi che portò al grande blackout di domenica 28 settembre 2003 che lasciò senza elettricità tutta l’Italia.
- Cartografia:
- SwissTopo