Percorro per la seconda volta questa comoda ferrata. Salita al crepuscolo in un’ora e mezza in solitaria. Ho visto che è stata segnata la via di fuga dopo il sentiero nel bosco prima dell’attacco del secondo settore, scritte e bolli rossi. Il quaderno della cassetta metallica si sta riempiendo in fretta data l’assidua frequentazione, presto ne serviranno altri e più spessi. Percorso la variante al ponte tibetano. Nonostante fosse quasi buio ho incontrato una viperella sulle placche finali. Al termine sono salito alla borgata fantasma di Plasaria dove mi sono soffermato un po’ ad ascoltare i numerosi animali notturni, sceso nel cuore della notte dal Deir Bianco dopo leggera pioggia trovando la mulattiera molto scivolosa. Questa ferrata può essere un’ottima “rampa di lancio” per proseguire poi l’escursione fino alla Punta Arbella in alternativa ai sentieri che partono dal basso, ma col maltempo in arrivo, oggi non c’erano le condizioni.