2) Da Cortina d’Ampezzo si segue la SS51 fino a Dobbiaco, dove al bivio si svolta a destra proseguendo lungo la SS49 (come da itinerario precedente) fino a San Candido e da qui si raggiunge infine Campo Fiscalino.
Dal parcheggio di Campo Fiscalino si segue la strada sterrata (chiusa da una sbarra e interdetta al traffico) che risale la Val Fiscalina su terreno pianeggiante, fino a raggiungere la Capanna di Fondovalle 1526 m (rifugio privato) dove la stradina termina. Si segue un ampio sentiero in leggera salita raggiungendo in breve un primo bivio, dove occorre volgere a sinistra (cartello indicatore per il Rifugio Zsigmondy-Comici e per la Forcella Giralba, segnavia 103) trascurando il sentiero di destra (porta al Rifugio Locatelli). Si prosegue inizialmente lungo il fondovalle, si scavalca il Rio Sassovecchio su un ponticello in legno e ci si porta sotto le rocce della grande parete nord della Cima Una con una fitta serie di tornanti. Il sentiero traversa la base della parete e sale poi a sinistra, attraversando un bel bosco di larici, aggirando la base delle pareti della Cima Una e del Pulpito Alto risale la Val Fiscalina Alta con percorso graduale, mai ripido, tenendosi sul versante destro del vallone. Con percorso in diagonale il sentiero raggiunge la base di uno spallone roccioso (da qui è già ben visibile il rifugio), volge a destra e con un’altra serie di serpentine su terreno più ripido ma sempre agevole risale lo spallone, un ultimo tratto a sinistra porta allo spiazzo erboso dove è situato il Rifugio Zsigmondy-Comici 2224 m (ore 2,00/2,30 da Campo Fiscalino).
Dal rifugio si deve seguire il sentiero con segnavia 103 (cartello indicatore per il Rifugio Carducci e la Forcella Giralba) che dopo un tratto in leggera discesa raggiunge il grande ghiaione che scende dalla parete Nord della soprastante Croda dei Toni, risale sulla sinistra il ghiaione puntando verso la Forcella Giralba. Si raggiunge un piccolo pianoro dove si trova un piccolo laghetto (il Lago Ghiacciato) e un bivio. Qui si tralascia sulla destra il sentiero che sale verso la Forcella Giralba e si segue il sentiero di sinistra (segnavia 101, indicazioni per la Strada degli Alpini e il Monte Popera). Si segue inizialmente il sentiero con segnavia 101, si scavalca una fascia di facili roccette, poi si percorre una facile cengia che porta ad un ulteriore bivio, nei pressi di un terrazzo ,dove si lascia a sinistra la Strada degli Alpini e si imbocca la parte iniziale del Vallone della Busa di Dentro (cartello indicatore per il Monte Popera). Si prosegue nel vallone (Busa di Dentro) tenendo il lato destro, su buona traccia di sentiero (ometti sempre presenti) in direzione della parete Ovest del Popera, fino a raggiungere un piccolo nevaio perenne, che va attraversato da destra a sinistra (potrebbero essere utili piccozza a ramponi). Superato il nevaio si raggiunge la testata del vallone, si sale a sinistra lungo un sentierino il ripido e ampio canalone detritico, sempre aiutati dagli ometti e da alcuni paletti in ferro, fino a raggiungere una strettoia, dove va abbandonato il canale e ci si porta a destra, alla base di una ripida scarpata rocciosa, alta circa 40 metri. Si risale la scarpata (passi di I e un breve tratto di II, presenti due chiodi per eventuale assicurazione) uscendo su un pianoro detritico sospeso, piegando a sinistra si raggiunge la cresta NO del Popera, tenendosi qualche metro sotto il filo si sale per rocce gradinate e un breve canalino si raggiunge il vasto pianoro detritico inclinato sotto la cima. Con percorso evidente, gli ometti portano a sinistra a raggiungere il filo di cresta e da qui, in breve si raggiunge l’ampia vetta, sormontata da una croce metallica. (ore 3,00 dal rifugio alla cima, indicative). In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario di salita fino a Campo Fiscalino).
- Cartografia:
- Tabacco foglio 010 - Dolomiti di Sesto - scala 1:25000
- Bibliografia:
- Dolomiti di Sesto di Luca Visentini. Athesia Editore. Dolomiti il grande libro delle vie normali di G. Buscaini. Zanichelli editrice.