Materiale: in posto alcuni chiodi (ribattuti); portare friend fino al 3 e nut piccoli. Utili 5 o sei chiodi tra Lost Arrow ed extraplat. Fettucce per rinvii lunghe.
Guadare il torrente e, subito dopo, reperire la scritta indicatrice con ometto per Nosferatu. Risalire lo zoccolo sulla pietraia (ometti) e superare il Masso di Nosferatu risalendo il canale detritico che si rinserra. Con passaggi tra massi poco stabili (cautela), portarsi sotto un gigantesco blocco che ostruisce il canale, passarvi sotto sul lato destro scomodamente e riguadagnare la prosecuzione del canale.
Al cospetto della Parete del Nano, dove vi sono scritte indicatrici di vernice che indicano la traccia per il Gias Leitosa, andare a sinistra su una cengia rocciosa - erbosa in direzione Forno. Salire ripidi gradini erbosi con blocchi e poi il canale con accentuata pendenza, fino alla base della placca che costituisce il lato destro della struttura. L'attacco a sinistra della lama-camino della "Fessura dei Pentiti della Tradizione". (ore 1).
L1: salire una lama – fessura difficile 6b e uscire nel canale che consente di raggiungere la base del grande camino dove sale “Profondo Sea” e dove si attrezza la sosta.
L2: alzarsi in spaccata e afferrare la fessura che incide la placca a destra 6a, quindi seguirla fino a un diedro caratterizzato da larga fessura 5c (friend grandi)che poi si restringe progressivamente. Agguantare e ribaltarsi su una cornice e seguirla a destra 6a fino a un punto più comodo dove sostare (chiodi+nut).
L3: dal punto di fermata traversare una placca compatta ancora decisamente a destra, poi salire direttamente fino a una caratteristica lama 5c/6a.
Guadagnare una nicchia con piantina (passo di A0 sporco)poi vincere il compatto muro soprastante seguito da una lama insidiosa 6a+. Raggiungere una inconfondibile lastra, quindi andare verso una spaccatura originata da un blocco staccato che si sormonta 5c. Salire una placca e poi un gradino 6b, afferrando una lama e vincendo lo strapiombo finale 5c
Discesa:dalla sommità traversare a sinistra verso valle fino a reperire dei saltini erbosi e rocciosi tra lo Scudo Stellare e il Portale degli Elfi, da cui si scende senza particolari difficoltà.
- Cartografia:
- IGC serie Monti 103
- Bibliografia:
- Sogno di Sea - Gian Carlo Grassi 1988