Poua (Téte de la) da les Roberts

Poua (Téte de la) da les Roberts
La gita
molalacorda
4 25/02/2017
Accesso stradale
Strada pulita fino a quota 1600
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1600
Equipaggiamento
Scialpinistica

Solo qualche chiazza di neve a monte di Les Roberts, strada sterrata percorribile fino a quota 1600 circa, quindi neve continua, solo qualche brevissimo tratto scoperto fino a quota 1700, il traverso che permette di raggiungere il vallone di Poua è ormai con poca neve, numerosi tratti su prato, ma arrivati al vallone neve primaverile d’oc, la risalita è tranquilla solo l’ultimo pendio è un po’ ripido e già molto lavorato dal sole, una volta sullo spallone i pochi metri e si è all’ometto di vetta. Discesa: neve primaverile ***** nel vallone, una volta ritornati sull’itinerario della Raisins nave via via più molle ma visti i pochi cm di manto bianco sciabilissima grazie anche al fondo prativo.

Ecco come scoprire un itinerario nuovo, a quanto pare anche per Gulliver, senza volerlo: Stamattina viste le previsioni del versante piemontese si decide di guardare le webcam, che confermano Meteofrance che dice sole a palla en France; bene si va alla Tète des Raisins, raggiunta Les Roberts ecco il primo errore, lasciamo la macchina in paese e c’incamminiamo sci a spalle vedendoci così superare dalle auto dei locals, vabbè arriviamo al vero parcheggio a quota 1600, si calzano gli sci a quota 1750 davanti a noi si spalanca un vallone bellissimo sarà quello della Raisins, c’è pure qualcuno che lo sta risalendo, traverso e lo raggiungiamo, si sale bene, poi alcune voci su di una punta alla nostra dx ci fanno finalmente capire che non arriveremo, vabbè il vallone è bellissimo ed eccoci spuntare sul quel dossone e raggiungere un ometto, l’altimetro dice 2900, davanti a noi la splendida cresta che sale all’Etoile du Dormillouse, ma ci vorrebbero i ramponi, ok ennesima punta “Dui Cucu”. Si scende vallone perfetto, ottima primaverile fino al traverso che ci riporta verso Les Roberts, un po’ di ravanage nel bosco proprio per non farci mancare nulla e siamo alle macchina, a già la nostra è a Les Roberts, un ultimo quarto d’ora con sci a spalle. Eppoi a casa si scopre che i “Franzosi” a quel montarozzo, che altro non è che un rilievo della cresta est dell’Etoile, hanno dato il nome di Tète de la Poua. Sempre in compagnia di Francesca “Bulldozer”.

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