Partito con l’intenzione di percorrerla da solo, all’ultimo momento si è unito l’amico Luca. Partiti alle 7,30 da Cretaz con tempo grigio e umido, così è stato fino a dopo le 13…. Di buon passo in un oretta si arriva all’attaco della cresta. Da lì si seguono vaghi bolli rossi scoloriti ma il percorso sostanzialmente non è obbligato. Noi non avevamo la corda ma sulle placche inclinate che portano all’ultimo risalto, dove poi c’è il passo chiave, non se ne vede il bisogno. Bisogna solo stare all’occhio se come oggi l’ambiente è molto umido, in quanto i licheni che ricoprono le rocce diventano scivolosi. Arrivati ai due tirelli di IV+, invece, della corda ne abbiamo sentita la mancanza e li abbiamo scalati con le ch…pe belle strette…!! Qui, abbiamo trovato un sacco di spit e vecchi chiodi. Dopo, ancora qualche risalto da scalare senza particolari difficoltà (da qui non ho più visto spit o chiodi, tranne uno sul filo di cresta a pochi metri dalla vetta). In cima in poco meno di 5 ore, quindi senza correre la cresta si fa indicativamente in 3,5-4 ore se non si perde troppo tempo con le manovre di corda. Niente panorana, viste le nebbie e discesa per la via normale incontrando diversi stambecchi. La via è generalmente in buone condizioni, occhio solo ai licheni se umido o bagnato.
Piacevole mattinata con un po’ di pepe nel finale con il sempre ottimo socio, Luca