Lasciata l’auto sulla piazzola ai bordi della 460, percorrere un breve tratto della strada asfaltata che sale a Roncore inferiore e subito alla prima casa, a sinistra, parte la scalinata della vecchia mulattiera che sale alla borgata, superarla a destra e proseguire per Roncore superiore e giunti davanti alla chiesetta, svoltare a destra e salire il prato sulle tracce di mezzi agricoli.
Giunti al bosco si incontra la traccia del sentiero, con segni rossi sui massi un pò sbiaditi, che sale pianeggiante, passando vicino a dei ruderi di baite ed un grosso masso con la scritta “Eugio” e relativa freccia; si arriva in breve al ponte sul rio Eugio, con una bella cascata, poi si sale ripido sul lato opposto, pilone votivo, su sentiero dapprima scalinato, poi sotto il bosco di castani. Il sentiero scorre alto sul torrente si inoltra nel vallone passando sotto alcuni enormi sassi ed asperità rocciose.
Poi piegando un pò a sinistra si continua a salire, sempre sostenuto, toccando prima la borgata abbandonata di Balmetta m. 1050, poi la borgata abbandonata di Vesolo m. 1122. Ancora un pò di salita dietro Vesolo, poi il sentiero inizia un traverso che porta al Rio Eugio, lo si attraversa su un ponte, e sempre in leggera salita nel bosco prima di faggi, poi di noccioli, in senso parallelo al torrente, si perviene alle baite di Uggietti. Si passa fra le case e si continua a salire sempre sotto i noccioli per un tratto fino a giungere sotto i faggi. Seguendo i numerosi ometti e qalche tacca di vernice sbiadita si inizia a salire, in modo più sostenuto, arrivando sotto una fascia rocciosa che ci accompagnerà per un bel tratto fino a giungere su una piccola dorsale.
Perdendo una ventina di metri di quota si giunge Rio Eugio, attraversalo e risalire al meglio sul lato opposto; un pò più in alto a destra si nota un piccola costruzione in pietra ed intonaco, salire in questa direzione sul prato, su tracce di animali domestici, giungendo a dei ruderi di baite vicino alla costruzione di riferimento.
Salire dietro le baite, su una traccia che poi salendo diventa più evidente e meglio segnalata da tacche di vernice arancio sbiadite, si toccano le rovine della baite “I Pis”, svoltando a sinistra si continua a salire sostenutamente e superando un ripido pendio erboso con qualche betulla, si giunge alla strada sterrata dell’Aem. Svoltare a sinistra in discesa su sterrata, al bivio, palina con segnaletica, deviare a destra ed al termine della breve sterrata, vicino alle Alpi Montagnè superiori, salire sul sentiero GTA, ben segnalato, che sale al Casotto PNGP della Colla.
Poco prima del casotto, piegare a sinistra e raggiungere la Colmetta m. 2184, ometto in pietra e punto panoramico. Con un traverso in leggera discesa si giunge al casotto, superarlo a sinistra ed iniziare a salire la dorsale sud della Punta Praghetta; seguire una traccia di sentiero poco appariscente, segnalata da alcuni piccoli ometti in pietra, che sale sul versante Colla fin quasi in cima. Finita la traccia, si percorre un breve tratto su prato e poi su facile pietraia per giungere alla massima elevazione di Punta Praghetta.
Discesa per l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valle Soana