In genere l’itinerario inizia dal piazzale della diga di Place Moulin (1950 m.). Se la strada non è sgombra dalla neve, però può capitare di dover iniziare il percorso prima, a volte anche dopo l’ultima frazione di Bionaz.
Dalla diga si imbocca l’ampia mulattiera che costeggia il lago per tutti i suoi cinque chilometri di lunghezza, lungo il versante idrografico destro. La diga costituisce l’unica rilevante opera dell’uomo in questo selvaggio vallone, circondato da imponenti apparati glaciali come quelli di Tza de Tsan e delle Grandes Murailles, tra i più estesi dell’intera Valle d’Aosta, e da grandi cime come la Dent d’Herens e la testa della Valpelline. La quota media delle montagne della zona è molto elevata.
Ignorando la deviazione sulla sinistra per la Comba d’Oren, si giunge ad una cappella e, attrversato un ponticello si risale un breve tratto più ripido, pervenendo così alla piana degli alpeggi di Prarayer che si attraversa per intero sino all’omonimo rifugio (2005 m).
Volendo si può proseguire ancora in direzione della testata della valle per una trentina di minuti sino ad uno spettacolare bosco di larici secolari, tra i più imponenti dell’arco alpino.
- Cartografia:
- IGC n.5 1:50.000
- Bibliografia:
- ciaspolare in valle d'Aosta di Cesare Re