Montagna meravigliosa incastonata in mezzo a Montagne nella storia dell’alpinismo. Questa la versione “ufficiale”. In realtà un massacro vero per fatica, caldo e sete. Oggi a 24h dal rientro comincio a vedere la salita con altri occhi.
Ieri arrivati stravolti all’auto (e all’acqua)dopo partenza alle 5 con le frontali, caduta in un traversino con ferita da sutura al gomito, arrivo in vetta alle 11. Discesa infinita con tempi ancor più lunghi per difficoltà terreno, sete e fatica e caldo. Arrivati stremati all’auto verso le 18.30. La descrizione trasmette appena la sensazione di selvaggio di un ambiente che definire “crudo” è poco.
Con Paolo e Fabio, corresponsabili di questa iniziativa. Un ringraziamento ancora a Marco Geronimi, guida alpina di Chiavenna, che ci ha accompagnato. Senza di lui ci saremmo persi innumerevoli volte e, sicuramente, non avremmo trovato la strada giusta per la vetta.