Fantastica via di aderenza su gradi modesti. Eccezionale il "sentiero di pietra", è cioè il secondo e terzo tiro. Itinerario molto avventuroso che supera le placconate alla base degli strapiombi. Roccia incredibilmente lavorata in certi punti come nel tratto detto"il sentiero di pietra ". Difficile da proteggere adeguatamente. Una delle opere di maggior significato dell' " era sassista", viaggio senza rete nel mare indecifrabile delle placche del Precipizio. Capolavoro di Enrico "Tico" Olivo
Dal parcheggio, proseguire verso l'interno della valle, superare un piccolo campeggio e poco prima dell'Osteria del Gatto Rosso, oltrepassare un ponticello su un torrente (spesso secco) ed imboccare il sentiero che sale a sinistra verso la Val Livincina. Seguire gli ometti fino alla base di un salto roccioso con piccola cascatella. Scendere nel greto del torrente e attraversarlo quasi sotto alla parete per imboccare un canalino a sx che porta ad un boschetto. Seguire la traccia che riporta gradualmente verso destra fino ad una parete rocciosa, salire verso sinistra costeggiandola e raggiungere il primo tratto attrezzato. Salire la placca liscia e verticale aiutandosi con la corda fissa e sfruttando per i piedi una fessura sulla destra. Con fatica raggiungere la sommità della paretina e proseguire per traccia di sentiero fino al secondo tratto attrezzato. Seguendo le corde fisse traversare in massima esposizione su una forra (fare molta attenzione sarà profonda almeno 30 metri) e proseguire per un canalino fino ad una zona meno esposta in prossimità del torrente, attraversarlo e salire l'ultima serie di corde fisse. Un diedro a gradoni attrezzato porta ad uno spigolo esposto, doppiarlo con attenzione e raggiungere il limite sinistro della grande cengia alberata alla base della parete del Precipizio. Seguire la traccia che costeggia la parete, superare una grande grotta attrezzata a bivacco, la via parte superando la grotta (1h00/1h30)
L1 fessura che taglia il bordo dx della grotta, quindi per placchefacili ad un diedro che si lascia subito per salire su una striscia scura ad un arbusto dove si sosta, 50m,4b
L2 ancora sull’erba e poi dritti sulla fantastica linea nera di roccia lavorata dall’acqua. S2 su clessidra, 40m,5c
L3/L4 sempre sulla striscia lavorata, quando termina andare a dx facilmente ad una nicchia. S3 su spuntone, 40m 5a,25m 3b
L5 superare due rigonfiamenti, il secondo più ostico,utili i microfrieds,poi per placca ad una cengia d’erba. S5 su friends 35m 6b
L6 seguire una lama rovescia(un chiodo) verso sx e traversare poi in placca a sx fino ad un diedrino che conduce a S6 su chiodi. 40m 6a
L7 in obliquo su placca a sx fino alla S6 di Self Control. 40m 5c
Discesa: in doppia sulla via Self Control
Materiale: nut piccoli, friends fino al3BD+microfriends, due mezze orde da 60m,6/8 rinvii, cordino per clessidre
Prima salita E. Olivo, P. Panatti, J. Merizzi, P. Masa 1981
300m (7L)
6b(obbl.)/R4/III