Dal Rifugio Denza risalire il sentiero per il percorso normale alla Presanella seguendo sul filo la morena (bolli gialli fosforescenti) in direzione SUD. Dopo 45 minuti circa si giunge sul bordo del ghiacciaio che si percorre sul lato sinistro orografico in piano per una decina di minuti. SI scende sul ghiacciaio per sfasciumi per una cinquantina di metri, quindi si punta decisamente a SUD verso la base dello sperone più basso e in direzione della Cima Vermiglio proprio a sinistra del Canalone. Si tiene sulla sinistra la zona crepacciata superandola nel punto più alto ed aggirando così lo sperone. Ci si trova all’imboccatura del conoide che dà accesso all’evidente goulotte della Via Granatina Gully. Si supera la crepaccia terminale nel punto più favorevole (generalmente al centro) portandosi così dopo 50 metri alla base della via vera e propria. Si supera un primo risalto di 60 metri rimanendo per circa 30 metri al centro, poi nel bordo destro, dopodichè si supera un pendio costante di neve o ghiaccio di circa 45/50 gradi per 150 metri fino alla strozzatura. Qui a seconda delle condizioni (di misto o di neve pressata) si affronta la strettissima goulotte molto bella ed elegante con pendenza che aumenta sempre di più (60/65 gradi) per circa due lunghezze fino alla base di una piccola cascata verticale.
Si supera questo risalto a dx su roccia (2 chiodi mediocri e un nut incastrato IV) e si rientra in goulotte per altri 30 metri. Il canale qui presenta rocce friabili e può essere delicato in caso di mancanza di neve/ghiaccio (presenti due chiodi mediocri per una sosta). Dopo circa 25 metri si allarga in prossimità dei due grandi gendarmi che sostengono la cresta finale. Gli ultimi 30 metri risultano più facili, ma bisogna prestare attenzione alla cornice terminale. Se presente conviene fare un traverso a sinistra superando infine una serie di gradini rocciosi che portano alla cresta principale in corrispondenza della traccia alla normale della Presanella.
Discesa comoda per la via normale e rientro al rifugio. Ritirata in doppia SCONSIGLIABILE e comunque di difficile realizzazione in quanto sarebbe da prevedere la realizzazione di tutte le soste lasciando materiale in loco.
Per un’eventuale ripetizione prevedere quache friends medio piccolo, cordini e un assortimento di chiodi da roccia; qualche vite corta.
Parte alta con molte rocce instabili e mobile, anche di grosse dimensioni. Se presenta già un’altra cordata impegnata sulla linea, cambiare aria.
Il periodo migliore è quello primaverile, quando è presente neve in tutto il canalone, ma è consigliabile affrontarlo con temperature basse.
- Bibliografia:
- U. Dell'Eva: Centodieci itinerari alpinistici del Gruppo di Presanella