1° giorno: dal parcheggio, si prende il sentiero con segnavia 233 (indicazioni per il Rifugio Denza), inizialmente è quasi pianeggiante, si supera una galleria e poi prosegue verso sinistra nel bosco passando lungo il versante settentrionale del Croz di Stavel, risalendo quindi il Vallone di Stavel. Lungo il primo tratto di sentiero soprattutto ad inizio stagione è facile trovare diversi tratti coperti dal passaggio dell’acqua, ma si cammina sempre su terreno sicuro, su rocce ben gradinate e dove necessario è presente anche il cavo metallico per una ulteriore sicurezza. Usciti dal bosco, si continua su pendii erbosi, sempre su ottimo sentiero, prendendo gradualmente quota, si incontra un bivio, si continua ora sul sentiero con segnavia 206 che riprende a salire con alcuni tornanti. Su percorso evidente il sentiero compie ancora varie serpentine e con un un ultimo tratto più diretto conduce al Rifugio Stavel-Denza m. 2298 (ore 1,15/1,30 dal parcheggio del Forte Pozzi Alti).
2° giorno: dal rifugio si inizia a salire su un sentiero che va verso destra (segnavia 234 e 235) fino a raggiungere in breve il Laghetto della Presanella, qui si trascura il sentiero che verso destra (segnavia 234) porta al Passo dei Pozzi seguendo il sentiero di sinistra (segnavia 235) con indicazioni per il Passo Cercen. Si prosegue seguendo inizialmente a ritroso l’immissario del laghetto fino a raggiungere la base di un roccione, dove si volge a destra e si risale il valloncello detritico compreso tra la morena della Vedretta Presanella a sinistra e gli sfasciumi sottostanti la Cresta di San Giacomo sulla destra. Proseguendo lungo il sentierino (bolli di vernice) quindi su alcuni grandi placconate di granito (ometti) si raggiunge il ghiacciaio (Vedretta Presanella) poco a valle del Passo Cercen, che si tocca, messo piede su ghiacciaio, procedendo su pendii poco inclinati. Dal Passo si sale decisamente a sinistra su pendii più ripidi, che la pista sale a zig zag, in vista del Passo Freshfield m 3375, si supera l’eventuale crepaccio terminale, e per un breve tratto di sfasciumi si raggiunge il Passo. Dal Passo si scende sul versante opposto per un canalino franoso (corda fissa, si perdono una cinquantina abbondante di metri) raggiungendo un altro ghiacciaio (Vedretta di Nardis), si aggira la Cima di Vermiglio e poi si risale verso sinistra, in vista del colletto noto come Sella della Muraccia, posto sulla cresta NO, seguendo la cresta, per neve e rocce a gradoni, aggirando il salto finale sul versante S si raggiunge senza particolari difficoltà la grande croce metallica della cima (ore 4,00/5,00 indicative). Con neve sulla parete SO si può invece salire direttamente per questa raggiungendo il tratto nevoso della cresta sopra il seracco della parete N.
In discesa si ripercorre a ritroso lo stesso itinerario seguito in salita.
- Cartografia:
- Tabacco foglio 10 - Dolomiti di Brenta, Adamello, Presanella - scala 1:50000
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI - Presanella.