Lunghezza 4.00 km
Il percorso si sviluppa completamente su strada forestale asfaltata, chiusa al traffico, che porta in Località Prescudin ove sorge la ex signorile dimora estiva della figlia Emma dei Conti Cattaneo di Pordenone (da cui il nome di Villa Emma).
Presa dunque la via, subito si attraversa il Torrente Cellina per iniziare a costeggiare la parte finale del suo affluente, il Torrente Prescudin. La foresta è ampia e soleggiata e non mancano lungo il percorso delle panchine sulle quali riposare, osservare ed ascoltare. Incontriamo delle vecchie vasche in cemento disposte a cascata, un tempo usate per allevamento ittico, ora decisamente in disuso.
Al Km.3 circa, ad un tornante verso sinistra, ci troviamo di fronte ad un bivio; si può proseguire sulla comoda strada oppure, tenendo la destra, si prende un sentiero che si addentra nella foresta. Entrambe le scelte portano alla meta di questo itinerario. Optando per la facile strada forestale, curva dopo curva si arriva alla radura del Palazzo Prescudin (Villa Emma). Il bel prato è attrezzato con tavoli e panche sia in pieno sole che all’ombra di alti abeti. A fianco dello stabile principale ci sono altre costruzioni: una era una stalla e l’altra un piccolo caseificio, ora ben ristrutturate e destinate ad altri usi. Di fronte ad una fontana con acqua potabile, ci sono anche i servizi igienici.
Da qui partono i sentieri CAI 978 e 980 per mete più impegnative sui versanti delle cime limitrofe. Fatto un riposino immersi nella natura circostante, si parte per il ritorno, percorrendo lo stesso itinerario in senso opposto.