Premesso che la roccia necessita di un minimo di attenzione, (in giro si trova comunque di peggio…) questi posti offrono interessanti itinerari, resi sicuri da un lavoro di chiodatura che non possiamo esimerci di ammirare. Ambiente molto bello, itinerari logici ed eleganti, insomma, se siete disposti a fare qualche metro tra un fix e l’altro (fermo restando che se ci riuscite… potete portarvi qualcosa per integrare…) ci sentiamo di consigliare questo e molti altri itinerari che percorrono queste montagne, correte seriamente il rischio di divertirvi! Nota di servizio: dei due fix che proteggevano il traversino (continuo a pensare che lì un V° UIAA ci sia) il secondo è privo di placchetta e bullone, non si può più quindi “semi azzerare il passaggio”. Un altro fix, posizionato più in alto, ha senso perchè con la nuova variante le corde tiravano un po’ prima, tuttavia, adesso bisogna impegnarsi un pochino di più per uscire sul ballatoio, alzarsi di un paio di passi e… proteggersi!
Giornata “quasi estiva” ed assai piacevole in compagnia di Michelina, del Druido e di Massi. Ci sono un po’ di curve da fare in macchina per raggiungerli ma questi posti sono davvero molto gradevoli…come la compagnia del resto! Purtroppo la seggiovia era chiusa altrimenti… esiste anche la versione “avvicinamento sibarita in discesa”, impianti fino al Prato della Cipolla, pista in discesa sino al bivio, salita e… perchè no? rientro in falsopiano al Prato quindi… discesa in seggiovia.