Una delle gite con maggiore dislivello su Sibillini. Buona parte del percorso si svolge all’ombra di una bellissima faggeta.
Dal piazzale del santuario si attraversa il ponticello sul torrente Ambro dirigendosi verso l’area picnic, sulla destra dell’area si vede subito l’inizio del sentiero.
Il primo tratto del sentiero è estremamente ripido fino a sbucare su una vecchia strada di servizio per il taglio dei boschi, a questo incrocio si gira a sinistra.
Proseguire su questo comodo e largo sentiero con scarsa pendenza, al primo incrocio proseguire dritti. A un certo punto la strada curva a destra, notare sul lato esterno una pozza di fango in cui i cinghiali vano a rinfrescarsi. Si raggiunge un secondo incrocio con una strada di servizio più larga e meno inerbita, prendere a destra. Dopo circa cento metri si raggiunge un nuovo incrocio (in corrispondenza della fonte Matta) in cui tenere la destra, quindi si prosegue sempre su questa strada. La strada procede nel bosco diventando più stretta in alcuni tratti, si trovano rare indicazioni che si tratta del sentiero 224.
Si arriva infine all’ultimo incrocio in cui il sentiero 224 prosegue verso le sorgenti dell’Ambro e si stacca sulla sinistra un sentiero abbastanza evidente. L’incrocio è anche riconoscibile per la scritta di vernice rossa sul tronco di un albero “IL PIZZO”.
Il sentiero continua ancora a lungo nel bosco fino a uscirne sotto la cresta Est della Priora. Il sentiero continua a mezza costa fino a raggiungere la cresta, seguire sempre il sentiero che consente di attraversare con minore fatica un tratto in piano ma con erba alta e fitta.
La vetta della Priora è proprio di fronte a noi ma ancora piuttosto in alto. Continuare sulla cresta fino alla croce di vetta.
Stesso sentiero per il ritorno.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini 1:25000 Società editrice Ricerche