I tratti più impegnativi o più esposti sono protetti da attrezzature da ferrata, che non coprono però che una piccola parte dello sviluppo totale della salita.
Dal Passo Vrsic si passa a fianco del Rifugio Ticarjev e si continua sulla stradina fino ad un bivio (segnalato), dove si va a destra, superando la modesta cima della Sovna Glava e scendendo quindi verso una zona detritica a est del Prisojnik. In breve si raggiunge un bivio dove si va a sinistra (a destra la normale, da cui si scenderà), iniziando a risalire con traccia ripidissima i pendii prima ricoperti da pini mughi poi erbosi che terminano contro le rocce verso quota 2.150. Si iniziano a
risalire facili risalti rocciosi fino a sbucare su un colletto che dà sull’impressionante “Occhio” del Prisojnik. In un ambiente molto particolare su affrontano due brevi sezioni cablate che immettono in cresta. Con percorso articolato fra cenge e risalti, spesso esposto ma mai difficile, si percorre l’aerea cresta, con difficoltà decrescenti, fino a ritrovare il percorso della normale a pochi minuti dalla vetta.
Discesa per la via normale su terreno detritico e infido attraversando diversi canaloni e alcuni facili passaggi rocciosi, con andamento ovest-est fino ai pendii erbosi più rilassanti che riportano verso il Vrsic.
- Cartografia:
- Kompass
- Bibliografia:
- J. Carey, R. Clark - The Julian Alps of Slovenia - Cicerone Guides