Dopo un paio di settimane di stop forzato causa viaggio di nozze del socio si torna in azione.
Per riprendere confidenza sulla roccia questa abbiamo messo mani e piedi su questa via, molto bella e continua senza mai incontrare grandi difficoltà.
Il tiro più interessante è forse L2, il più continuo, mentre sugli altri tiri sono presenti passaggi tecnici alternati a passaggi più facili.
Per quanto riguarda i due “crux” della via: il traverso se lo si legge bene si supera abbastanza agilmente mentre il ribaltamento del tetto di 6a è solo un po’ psycho ma non impossibile (ci sono comunque ben tre spit utili per far colare latte 😉 )
Alla sosta del sesto tiro abbiamo proseguito attrezzando la via fino a reperire una sosta una ventina di metri più in su e poi di li in conserva fino a ricongiungerci con la normale della Rocca.
Già che eravamo li abbiamo fatto una puntatina fino in cima e poi l’eterna discesa per la normale che ci ha condotto fino alla meritata birra.
Oggi oltre al Cesare Maestri del cuneese, eravamo in compagnia di una altra cordata di amici.