Raggiunto Pont Bozet (o Boset) si segue la strada per Frontiere e Crest fino al bivio per quest’ ultima località.
Qui si parcheggia essendo, in inverno, generalmente chiusa la strada che sale a Crest.
Dal parcheggio raggiungere Crest sia lungo la mulattiera, generalmente sgombra di neve, sia seguendo la strada. Non entrare nell’ abitato, ma prendere a sinistra il sentiero che adduce al selvaggio vallone della Brenve (indicazione per il santuario di Retempio).
Dopo un centinaio di metri si incontra un bivio: la deviazione in salita conduce a Lavassey (itinerario per la Cima Dondogna) mentre quella che si mantiene pianeggiante porta al santuario di Retempio (indicazione).
Dopo qualche centinaio di metri, si raggiunge il fondo del vallone, che si attraversa su un ponte in cemento, e quindi si prosegue ancora in piano per circa duecento metri sulla sponda destra orografica fin dove, a destra, si diparte l’ ampia mulattiera che sale al santuario di Retempio.
Saliti al santuario (1474m, eccellente meta anche per i ciaspolari ai quali però si consiglia di guadagnare ancora qualche centinaio di metri di dislivello al fine di poter godere della magnifica vista sul Cervino che la parte alta della gita offre), si prosegue dietro di esso per gli ampi pendii boscosi che costituiscono il costone che con direzione nord scende dalla cima del Mont Pussuy.
Giunti alla grangia Vallesomma si può proseguire ancora lungo il filo della dorsale, oppure piegare a sinistra, in piano per raggiungere le Alpi Vallesomma (1716).
Da queste ultime, per il fondo del vallone, si sale, lungo pendii progressivamente più ripidi, ad un colletto a nord della cima che in breve e facilmente si raggiunge.
La discesa avviene lungo l’ itinerario di salita.