La via ferrata è poco difficile e ben attrezzata, percorribile anche dall’escursionista che se la cava anche con le mani, se si trova con le rocce bagnate e/o innevate richiede le dovute attenzioni.
Il periodo ideale per compiere la gita proposta va da luglio a ottobre.
Parcheggiata l’auto si inizia a salire seguendo le indicazioni per il Rifugio Genova, dapprima su una strada sterrata chiusa al traffico privato e poi su un ottimo sentiero segnalato che sale direttamente prima e con trornanti poi nel fitto bosco, fino a sbucare nei pressi di un ponte sul torrente San Zenon. Lasciato il ponte a destra si prosegue su una stradina forestale che sale verso sinistra in leggera salita raggiungendo l’ampio pianoro erboso dove è situata la Malga Gampen m. 2062 (un rifugio privato).
Senza toccare il rifugio, si prosegue a destra lungo la stradina, fino ad intercettare un sentiero che abbandona la stradina e risale ripidi pendii erbosi prima verso destra e poi volgendo a sinistra, raggiungendo un altro sentiero a pochi minuti dal ben visibile Rifugio Genova m. 2297 (ore 2 da Malga Zannes).
Dal rifugio si sale seguendo l’ampio sentiero di sinistra (indicazioni per la Forcella da Putia, segnavia n. 4) che nel giro di pochi minuti raggiunge il Passo Poma m. 2340.
Dal Passo, si volge a sinistra (indicazioni per la Forcella e il Sass da Putia) e si segue un buon sentiero che prima in leggera salita, poi quasi sempre in piano, tagliando le pendici orientali delle Odle di Eores, per poi in leggera discesa raggiungere la Forcella di Putia m. 2357.
Dalla Forcella si sale sul sentiero di destra (si trascura la diramazione di sinistra che porta al Passo delle Erbe) che sale in diagonale, aggira un ripido costone e si porta in un ripido vallone erboso e detritico che scende direttamente dal Piccolo Sass da Putia. Il sentiero sale con una lunga serie di serpentine tutto il vallone prima verso destra e poi volgendo a sinistra, fino a raggiungere una forcella posta tra il Piccolo Sass da Putia (a sinistra) e il Sass da Putia (a destra).
Da qui inizia la via ferrata, che risale prima lungo la cresta e poi lungo cengette e saltini superando la paretina finale, usciti dal tratto attrezzato per ghiaie e faci roccette si piega inizialmente a sinistra e poi verso destra, raggiungendo la grande croce metallica posta sulla cima. (ore 3,00 dal Rifugio Genova). In discesa si ripercorre la via ferrata che riporta alla forcella tra i due Sass da Putia, e da qui a ritroso sullo stesso itinerario percorso in salita fino a rientrare al parcheggio di Malga Zannes.
La prima salita documentata di questa montagna risale al 25-6-1885 per opera dei due alpinisti Posselt e Csorich.
L sguardo può liberamente spaziare da buona parte delle Dolomiti, alle Alpi Aurine e Pusteresi, alle Breonie, Passirie e Venoste, per arrivare ai Gruppi dell’Adamello e della Presanella.
- Cartografia:
- foglio 030 - Bressanone e Val di Funes - Tabacco - scala 1:25000
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia