Parcheggiata l’auto, si segue agevolmente il percorso che si sviluppa in senso antiorario su una lunghezza di poco inferiore a 7 km.
Realizzando l’anello in senso antiorario, in direzione nord, dopo una decina di minuti di cammino si incontra un tratto un po’ ostico da affrontare, che consiste nell’attraversamento di un torrente in una stretta gola in punto scosceso e bagnato. Passato, con cautela, questo attraversamento, si segue il percorso sempre piuttosto ben segnalato, anche se lungo il percorso si incontrano a volte deviazioni, con sentieri che sono meno calpestati.
E’ comunque bene munirsi di una carta, specie in caso di meteo poco clemente.
Si passa quindi nei noti e caratteristici tratti denominati “The Prison” e “The Needle” e si procede seguendo il sentiero, che si fa più ripido sino ad un cancello per le pecore, posto in cresta, che si scavalca.
Di qui si punta alla cima svoltando nettamente a sinistra; in caso di nebbia, occorre prestare molta attenzione perché il percorso diventa meno evidente e perché si cammina vicini allo strapiombo sino alla cima (circa 520 m s.l.m.). Verso la cima di questo tratto si può ammirare, in basso, il famoso “The Table”, una sorta di splendido prato pensile di forma rettangolare, tipo campo da calcio, sprofondato nel dirupo (occhio a non esporsi e cadere giù!).
Dalla cima del Quiraing l’anello procede riportando al parcheggio lungo un percorso meno interessante e piuttosto fangoso.