Dalla strada della Valle Vigezzo si devia per Orcesco-Gagnone, superando due volte i binari della ferrovia vigezzina e parcheggiando a uno spiazzo sulla destra (guardando verso Domodossola). Si entra subito nel fresco bosco di faggi e, seguendo la mulattiera (indicazioni per Alpe Campra e Pizzo Ragno) si sbuca all’aperto sui bei pascoli dell’Alpe Campra (1379 m).
Faccia alle baite, si piega a sinistra (Est) e si rientra nel bosco (occhio al sentiero, all’inizio è poco evidente) che si risale fino al Colle del Pizzo Ragno (1650 m circa).
Da qui la pendenza aumenta decisamente e iniziano le prime roccette sino all’aperto spiazzo dell’anticima Nord.
Dall’anticima si segue il roccioso filo di cresta (esposto, passaggi fino al II non protetti) o il sentierino che corre alla sua destra (vd. foto 4, è la linea in ombra); al termine della cresta o del canalino, ci si affaccia per poche decine di metri sull’erboso ma ripidissimo versante di sinistra, per poi ritrovatsi poco sotto la visibile croce di vetta del Pizzo ragno, che si raggiunge per sfasciumi in pochi minuti.
Dalla cima del Pizzo Ragno, eventualmente passando per una punta intermedia senza nome, è possibile risalire al Pizzo Nona 2251m direttamente dalla sua cresta Est (EE), o raggiungendo un intaglio (visibile affioramento di quarzo) della cresta Ovest e seguendo questa fino in cima (E+). In discesa dal Pizzo Nona, raggiungere i laghetti del Geccio e di lì scendere nella Val di Basso seguendo l’itinerario da Sud per il Pizzo Ragno (già inserito in gulliver). Necessaria risalita finale di circa 100 m per raggiungere la strada della Val Loana (circa all’altezza della Cappella del Sasso Broglio), da cui è meglio avere un mezzo per scendere a Malesco e tornare quindi a Orcesco.