Dopo aver salito questa cima per tre dei quattro possibili versanti, mancava solo la Costa Scarone. Decidiamo quindi di affrontare le temperature anche oggi eccezionalmente alte per questi luoghi e questo periodo partendo di buon ora da S. Maria Maggiore. Passiamo dall’Alpe Cima e ci dirigiamo alla Cappella di Larecchio percorrendo il sentiero natura, tralasciando la deviazione a destra che porta alle cascine dell’alpe. Dalla cappella seguiamo la cresta fino alla “Porcella”. La scorciatoia che passando per le baite e il “Bassetta”raggiunge direttamente la “Porcella”, per la difficoltà del percorso, non ci avrebbe fatto risparmiare né tempo né fatica (vedasi itinerario “Costa di Fracchia e Porcella”). Prendiamo quindi il sentiero, poco segnalato ma comunque visibile, che corre una decina di metri sotto la cresta sul versante di Valbasso fino ad arrivare ad un punto da cui si vede bene la croce di vetta. Passiamo sotto le rocce di una cresta secondaria originata da un’antecima poi salendo per prati con percorso ripido ma elementare raggiungiamo la vetta. Scendiamo poi per la cresta Nord, la via di salita descritta in questo itinerario, verso Campra e Orcesco. Percorso tutto sommato interessante ma da ripetere con clima meno estremo; particolarmente adatta la stagione autunnale con aspetti cromatici di sicuro interesse.
Gita in compagnia di Cristina e Flavio; a entrambi i miei complimenti per la resistenza, in una giornata in cui la fatica è raddoppiata dal caldo e dall’esposizione solare.