Era un po’ che non tornavo a fare la Dell’Oro, che faccio sempre volentieri (se non altro perchè si chiama come me), e devo dire che quest’anno l’ho trovata parecchio più vegetata del solito, anche se ben scalabile come sempre. Primo tiro da non sottovalutare, molto continuo nel suo grado, poi sul secondo bisogna tendere parecchio a destra quando si esce dal bosco: noi siamo finiti sulla cengia superiore dove partono le varianti, ma con un passetto in discesa (protetto da un vecchio cordone) ci si ricollega a L3 giusto senza problemi. La parte finale è ottimamente protetta come sempre, sia la fessura che giunge a S3 che il camino finale si possono azzerare volendo. Per la discesa è possibile optare per due doppie: salire ancora un facile speroncino sopra la S4 (o fare sosta direttamente all’albero sopra, come abbiam fatto noi): da qui si va circa 5-10m a sinistra (faccia a monte) verso un evidente punto dove la parete si butta a valle in una sorta di larga “U”, qui ci sono due soste, una sulla sinistra e una sulla destra, da cui una doppia da 50m porta a una zona erbosa a metà parete con varie soste (nei pressi della S1 della via Valentina). Scegliere una di queste soste, comunque tutte con catena, e fare un altra doppia da circa 40-45m fino a terra nei pressi dell’attacco. Oggi in maglietta si stava super bene, considerare che al pomeriggio il Corno Rat va in ombra quindi attaccare presto.
Con il Papa e Verga, abbiamo attaccato anche L1 della Valentina giusto per concludere