L’itinerario proposto e descritto nella mia relazione è noto come “Via del Canalone”, ed è una piacevole alternativa alla via normale che sale invece dalla Bocchetta di Scais per la cresta Nord.
Raggiunto il paese di Fiumenero m. 791, si parcheggia l’auto nei pressi delle prime case del paese nei pressi di uno spiazzo. Il sentiero inizia qui (cartello indicatore per il Rifugio Baroni). La salita inizia sulla sinistra, salendo pendii erbosi e tenendosi sulla sinistra del torrente. Si supera un bel bosco, e successivamente il sentiero passa nel punto dove si incrociano la Valsecca e il Vallone del Fiume Nero, passati nei pressi di una baita a quota 1065 m. e trascurata a sinistra la Valsecca si prosegue verso destra, nel Vallone del Fiume Nero per un tratto quasi pianeggiante, fino a raggiungere il Fiume Nero nei pressi di un ponticello in legno che lo attraversa. Una volta sul versante opposto il sentiero prosegue in leggera salita il vallone, attraversa alcuni canali che scendono dal Monte Masone sulla destra e poi raggiunge un tratto dove il vallone diventa più stretto e ripido. Il sentiero supera un salto di roccia con una serie di serpentine, per poi raggiungere un tratto quasi pianeggiante, raggiungendo un pianoro nominato Piano di Campo m. 1830. Si tralascia una traccia sulla sinistra e si prosegue a destra (sentiero con segnavia 227 e indicazioni), superando un altro salto e raggiungendo il Pian dell’Aser. Si continua a salire sulla destra, attraversando nuovamente il torrente nel punto più agevole, e poi nuovamente su terreno più ripido, dove il sentiero fa una lunga serie di serpentine, superando altri canali ed entrando in un valloncello roccioso che si segue fino a raggiungere un’ampia conca detritica, dove si trovano i resti di una piccola baita, in questo punto incrociamo il “Sentiero delle Orobie” che proviene dal Rifugio F.lli Calvi. I due sentieri, ora con un tratto in comune, risalgono verso destra superando ripidi pendii erbosi e alcuni tratti di facili roccette fino a raggiungere il terrazzo erboso dove è situato il Rifugio Baroni alla Brunona m. 2295 (ore 3,30 / 4,00 da Fiumenero al Rifugio). Dopo alcuni minuti di cammino dal Rifugio, si raggiunge un cartello indicatore, dove il sentiero si divide in tre diramazioni diverse, noi seguiremo quello per la vedretta di Redorta, segnato da bolli rossi e ometti, che sale a mezza costa su sfasciumi (o neve), con pendenza regolare e velocemente ci si avvicina alla bastionata rocciosa del pizzo Redorta. Dopo circa 1 ora di cammino si raggiunge una conca pianeggiante costituita da una vasta pietraia oppure un nevaio (questa conca in passato era occupata dalla Vedretta di Redorta inferiore), da qui si vede molto bene sia il Pizzo Redorta, che il canalone NO che si alza ripido davanti a noi. Abbandonate a sinistra le tracce che salgono verso la Bocchetta di Scais e l via normale al Redorta che sale per la cresta Nord, si scende leggermente a destra per raggiungere la conoide iniziale del canale. Si risale dunque il bel canale (pendenza media di 40° e un breve tratto più ripido verso l’uscita a circa 45°) e una volta usciti, si piega a sinistra, raggiungendo un intaglio posto sulla cresta Nord del Redorta. Si segue ora la cresta, mantenendosi quasi sempre sul filo, superando qualche tratto abbastanza affilato, e alcuni brevi saltini rocciosi e/o di misto (con brevi passi di I e qualche tratto di II) fino a raggiungere la cima, sormontata da una croce metallica (ore 2,30 / 3,00 dal Rifugio Baroni alla cima). In discesa si ripercorre lo stesso itinerario fatto in salita, con attenzione e un occhio di riguardo alle condizioni della neve nel canalone, altrimenti si può seguire la cresta Nord fino alla Bocchetta di Scais (sono presenti numerosi ometti). Dalla Bocchetta di Scais (o dalla conoide iniziale del canale NO) si riprendono le tracce nella neve e/o il sentiero per il Rifugio Baroni, e da qui si rientra a Fiumenero.
- Cartografia:
- Alpi Orobie - zone 3-4 del CAI Bergamo in scala 1:50000