Qui viene riportato un itinerario ad anello che partendo da Ivrea sale al castello di Masino, prosegue per le colline del lago di Viverone raggiunge Roppolo e il Lago di Bertignano e di li il Roc della Regina. Il rientro avviene raggiungendo Zimone da dove si percorre la dorsale della serra morena d’Ivrea sino alla Broglina e con un lungo traverso si scende al “Cicarun” e si rientra per Chiaveranno.
Il percorso si sviluppa maggiormente in bosco su poderali in genere ben ciclabile e su tratti di single track (per BC S2), li numerosi trattio in salita portano ad accumulare olte i 1000m di disl tot; la parte sterrata si sviluppa per oltre ll’80%.
Con partenza da Ivrea al ponte Breda (0.0) si segue il Naviglio di Ivrea sino a Torre Balfredo (1.58) svoltare a dx fra le case e al semaforo attraversare l’incrocio per proseguire in via Preti Secchi sino alla cava (3.30) dove si svolta a sx sulla sterrata; raggiunta la prossima cascina (3.9) si svolta a dx passando successivamente nei pressi dei laghi di scavo (si lasciano sulla dx) e raggiungere (5.68) il cavalcavia dell’autostrada. Percorso un breve tratto all’incrocio (6.38) si svolta sullo sterrato frontale sulla dx e al prossimo bivio si volta a dx sullo sterrato in discesa (7.19); superato il ponticello sulla roggia (8.35) si svolta a sx raggiungendo così le case del Gravellino e l’incrocio sulla SP (10.3).
Si sale un paio di tornanti sulla strada per Caravino e all’altezza della costruzione in cemento (controllo presa d’acqua) posto sulla dx si sale dietro di questa (10.8) su fondo erboso per raggiungere il secondo tornate della bella “strada delle 22” che sale con pendenza marcata costante al Castello di Masino (13.7). Si prosegue contornando il perimetro del castello sino a bivio in cui a dx parte lo sterrato (14.3) che sale in regione Campore per poi scendere a raggiungere un bivio dove è posto il pilone di santa Maria Ausiliatrice (16.2). Al pilone si svolta a sx e si raggiunge la SP80 (proveniente da Cossano) percorrendola per poche decine di metri a dx si svolta sulla sterrata sul lato opposto (18.25); si seguiranno le paline del tracciato “anfiteatro morenico” (trascurando le diramazioni) sino al bivio (19.92); si scende per un breve tratto per svoltare al successivo bivio a sx (20.25) e risalire fra il bosco sino a suparare la galleria sull’autostrada, seguendo sempre i segnavi si raggiunge la SP41 (23.8) sulla quale si svolta in via Bon Bosco, (tratto panoramico sul lago di Viverone) per poi svoltare a dx in salita contornando il muro con recinzione e ritrovare lo sterro con segnavia (svoltando a sx) si raggiunge la SP228 (26.5) dove si svolta a sx; percorsi alcune decina di metri si svolta a dx abbandonando la SP e poi subito a sx (26.85) su sterrato seguendo le indicazioni pee lo “stagno di Pioglio”, seguendo sempre queste indicazioni e le successive per Roppolo si giungono le case; si risale il borgo (seguire segnavia) per poi scollinare si svolta a sx (29.8) seguendo le indicazioni per il lago di Bertignano (30.75). Contornato il lago sulla dx si svolta a dx su strada in lieve salita con indicazioni S25 (31.2) che si addentra nel bosco, seguendo sempre il segnavia S25 si raggiungere il bivio (32.58) con indicazione “Prelle” si svolta a sx e alla prima casa a sx e di li a poco (ad inizio del bosco) ai bordi dello sterrato, sulla sx, si trova il “Roc della Regina” (33,1).
Proseguendo si raggiunge la strada asfaltata (che da Prelle sale a Zimone) (34.50) la si percorre a sx in salita per un tratto sino a trovare sulla sx (34.7) il segnavia S7 che si segue nel bosco su sterrato e a tratti in single track sino a Zimone.
Raggiunto Zimone lo si attraversa passando davanti ad un ristorante e attraversata la strada (vi è anche un pannello dei sentieri) si attraversa a monte seguendo via Magnano. La strada (segnavia S1) sale decisa, esce dalle case regalando un panorama sui rossi tetti e raggiunto un colletto (39.25) una palina indica a sx la direzione “Chiesa San Secondo (Magnano) S1a”; si procede su single track immerso nel bosco sulla colma della morena sino a raggiungere un bivio (trascurare la dx) per procedere a sx a salire, su sigle track a volte con segnalazione di pericolo. Si risale la dorsale sino a raggiungere Magnano (41,9), al termine dello sterrato un breve tratto, in salita (a sx), porta a riprendere lo sterrato di costa con palina e indicazione “Broglina” (dir nord ovest). Si raggiunge presto il masso erratico del “Roch dal Basu” (pannello informativo), successivamente si incontra una piccola chiesetta posta su un bivio (chiamata “chiesa dei morti”) si prosegue trascurando la sx e su un bel percorso si raggiunge la strada (43.6) che sale da Ivrea-Bollengo verso Biella, (siamo in località “al Taglio Grosso”, valico sommitale della Serra).
Attraversa la strada si procede sul sentiero che sale verso sx (sotto alla grande torre per telecomunicazioni), si prosegue verso la Broglina (segnavia: S2 in 0.35 minuti) in direzione nord ovest sino al prossimo bivio, dove si abbandona l’S2 (che prosegue la dorsale sino a Croce Serra di Andrate), per seguire le l’indicazioni “Broglina a sx”, in breve lo sterrato raggiunge la sottostante statale che si percorrere in discesa per poche decina di metri, al centro del primo tornate si svolta a dx sullo sterrato che scende, si trascura la prima sterrata a dx, si scende ancora un tratto per svoltare sulla sterrata a dx che con sali e scendi ci porterà ad un incrocio dove occorre proseguire per la sterrata disx che scendere marcatamente e conduce ai prati sottostanti ai quali svoltando a dx si arriva al “Ciucarun” (48.55) ) (conosciuto come Pieve di San Marino di Paerno – campanile, in stile romanico, molto caratteristico quale unica testimonianza di un antico villaggio, campanile che domina solitario un grande prato alle spalle di Burolo).
Proseguendo sullo sterrato che scende sul lato opposto, a breve si incrocia la strada asfaltata che in marcata discesa porta a incrociare la strada che sale da Burolo sulla quale si svolta a dx e si raggiunge la chiesetta La Maddalena (La Cappella della Maddalena, di origine romanica, è edificata su un grosso masso erratico). Si prosegue ancora in salita sino a quando la strada tende a sx e diviene per un tratto sterrata, scende e incrocia nuovamente una stradina asfalta che seguiremo in salita verso dx, continuando sulla sx quando diviene sterrata; di li a breve si raggiunge la Bocchetto di Balma dove si scollina scendendo una ripida (per un tratto ciottolata) stradina che offre un ampio panorama sul sottostante territorio collinare. Si raggiungono delle case e si passa nei pressi di S. Stefano di Sessano (è una piccola chiesetta di epoca romanica che domina il paesaggio e l’abitato); scendendo ancora si raggiunge l’abitato di Chiaverano (53.5) da cui si procede per Ivrea richiudendo l’anello.
- Cartografia:
- Il Biellese sud/accidentale 1:2500 foglio n.3 ed:prov di Biella