Da farsi con neve sicura, meglio se le pareti tra le quali è incassato il vallone hanno già scaricato, come pure i ripidi pendii che si traversano o costeggiano prima della strettoia.
Si segue la strada (tagli) che conduce al bel pianoro Le Grand Pré, e poi si raggiunge il Lac de la Douche (paline) piegando gradualmente verso destra salendo.
Si procede con salita piu’ decisa prima, e poi con un tratto a scarsa pendenza, nel vallone che diventa incassato e che porta al Col d’Arsine.
Non lo si raggiunge, ma a quota 2200 m. ca., si lascia sulla destra la Cabane Pastorale (ricovero d’emergenza) e si piega a sinistra (salendo) evitando la zona acquitrinosa scavalcando un costone, per poi immettersi con un breve traverso in un valloncello secondario, articolato in dossi ed inghiottitoi, che si segue tenendosi alti sulla sinistra su una specie di spalto parallelo, che poi converge con la parte più bassa.
Superata una strettoia (rocce a sinistra) il valloncello si biforca e si imbocca il ramo di sinistra, che gradualmente piega in direzione della punta, che finalmente si individua grazie ad un grosso ometto, e che si raggiunge seguendo lungamente il valloncello e con un breve strappo finale direttamente in cima senza raggiungere il colletto al termine del valloncello.
- Cartografia:
- IGN 3436 ET Meije Pelvoux