Dal posteggio ci si addentra nel borgo di le Casset (presenti fontane) percorrendo la via principale per alcune centinaia di metri, fino al secondo ponte che va attraversato, indicazioni per Col d’Arsine.
Si segue la pista sterrata che corre parallela al torrente Petit Tabouc fino ad un altro ponte, quindi si inizia a salire nello stretto vallone, proseguendo sempre sulla pista a tratti sassosa oppure sui sentieri che corrono a fianco. Con percorso dolce e non faticoso, si arriva al Lac de la Douce 1900 m circa, dalle caratteristiche acque azzurre di origine glaciale.
Il sentiero attraversa il lago tramite una passerella di legno, per poi iniziare la salita sul versante sud tramite un sentiero terroso che con numerose serpentine supera agevolmente una china di detriti e pietrame, con belle vedute sul sottostante lago.
Al termine della salita si entra in un dolce vallone verdeggiante solcato dalle acque del torrente; lo si attraversa pressochè in piano (è presente una sorgente sulla destra) raggiungendo gli Chalets d’Arsine 2240 m. Poco oltre si arriva ad un bellissimo pianoro dove le acque del Petit Tabouc formano anse e laghetti dal colore turchese.
A questo punto le due possibilità di salita alla cima, concatenabili come anello parziale:
A – via diretta
Si attraversa il corso d’acqua tramite una passerella di legno, e si supera il pianoro costeggiando i piccoli laghetti ed individuando la traccia di sentiero che attraversa l’immissario del laghetto più a monte, e poi percorre un poco marcato crinale erboso, ai margini di un avvallamento (in questa zona è possibile trovare le pecore al pascolo).
Arrivati al termine dell’avvallamento, quando a destra si erge la morena che nasconde i Lacs d’Arsine, si noterà un sentiero che da destra verso sinistra taglia in diagonale ascendente il pendio erboso che dà accesso ai ripiani superiori, posti sotto la nostra cima.
Superato il traverso si prosegue marcatamente verso destra (lasciando quindi a sinistra la traccia che raggiunge il grosso ometto di pietre posto sugli spalti rocciosi del Rocher Baron), continuando sulle zone erbose di destra costellate di massi. Si costeggia dal basso tutto il versante ovest del Reou d’Arsine, zona di pietrame, passando progressivamente sul versante sud dove si apre un ampio avvallamento, inizialmente ancora erboso, poi di pietrame e detriti. Facendosi aiutare da qualche ometto presente si punta in direzione del culmine di questo valloncello, salvo poi deviare a sinistra per salire su tracce nella fine pietraia in direzione della cima. Una fascia di pietre biancastre annuncia poco distante il grosso ometto di pietre, visibile soltanto all’ultimo minuto.
B – percorso per i Lacs d’Arsine
Dopo il pianoro con i laghetti si continua sul sentiero principale raggiungendo con dolce ascesa il Col d’Arsine 2340 m. Qui si prosegue a sinistra seguendo le indicazioni per i Lacs d’Arsine, raggiungibili tramite un comodo ed ampio sentiero tra i ghiaioni della morena che sorreggono i laghi dal caratteristico colore verdastro.
Contornando i laghi sul bordo di sinistra, si guadagna un colletto ai margini della morena, dal quale è necessario perdere quota (vaghe tracce e qualche ometto) scendendo su terreno friabile nel valloncello sottostante, dove ha inizio il diagonale ascendente che porta ai ripiani erbosi sotto il Reou d’Arsine, da dove ci si collega con il percorso più diretto.
Discesa dal versante di salita per uno dei due percorsi, oppure in traversata al Col du Lautaret, dove occorre avere una seconda auto (oppure ritornare in autostop a le Casset).