Lo sviluppo di 12Km e il dislivello in salita di oltre 1.500m rende questo percorso riservato ad escursionisti abbastanza allenati.
Assenza di acqua lungo il percorso.
Arrivati a Sant’Omobono Terme, frazione Selino Basso, si seguono le indicazioni per Rota Imagna – Brumano e, dopo avere superato il ponte sul fiume Imagna, si prende la prima strada a destra, via Elia Frosio, che porta ai campi sportivi, dove inizia il “Percorso vita”. Ampia possibilità di parcheggio.
Si imbocca il “Percorso vita” e si segue il comodo sterrato per poco meno di 1,5Km fino alla località “Ca’ Prospero”, dove un caratteristico ponte in pietra consente di superare il fiume Imagna. Anziché salire sul ponte, si prosegue diritto (indicazioni per Rota Imagna) imboccando un ampio sentiero, che però si abbandona subito dopo pochi metri, prendendo sulla sinistra un ripido sentiero. Il sentiero guadagna rapidamente quota grazie a ripide serpentine e, dopo aver superato un traverso protetto con barriere metalliche, arriva ad una scalinata in pietra che deposita sull’asfalto di via Tezzola, presso la località Cabrignoli di Rota d’Imagna. Con lo sguardo si può vedere, ancora lontano, il Resegone e parte del percorso che ancora si deve percorrere.
Si segue la strada asfaltata trascurando la deviazione per la “tomba dei Polacchi” (grotta naturale nota in ambito speleologico) e prendendo la destra ai due bivi successivi, ritrovandosi presso il Comune di Rota d’Imagna, dopo 1,5Km su asfalto. A questo punto si può arrivare anche in macchina, consentendo di risparmiare qualche chilometro e un po’ di dislivello.
Superato il Municipio [670m], si prende via Mazzuccotelli e, poco dopo, sulla destra si imbocca via Resegone, dove parte il sentiero CAI numero 586 (segnavia) per “La Porta” (circa 3,5Km, 1 ora dalla partenza).
Il sentiero parte subito ripido e perde di pendenza non appena esce dal bosco, dove attraversa alcuni pascoli e raggiunge, con un ultimo strappo, la contrada “Capiatone” (dove nacque il celebre architetto Giacomo Quarenghi). Superata questa contrada, il sentiero 586 riprende a salire in modo piuttosto deciso nel bosco che porta verso il crestone denominato “Corna Rossa”. Si seguono i segnavia prestando attenzione ai due punti in cui questo attraversa dei pascoli e dove l’erba alta potrebbe nascondere i punti di passaggio. Usciti dal bosco per la prima volta dopo Capiatone, si trova il primo pascolo [920m], giusto in corrispondenza di un abbeveratoio. Si segue un poco il sentiero sulla sinistra per poi risalire tutto il pascolo dritto per dritto lungo la linea di massima pendenza puntando – appena visibili – i ruderi di un edificio in pietra; a destra dei ruderi si imbocca nuovamente il sentiero (segnavia su albero). Il secondo pascolo [1060m] invece lo si deve attraversare in piano mantenendo più o meno la stessa quota. Dopo questo secondo pascolo il sentiero torna a scorrere comodamente nel bosco, dove, con qualche saliscendi, conduce alla “Porta” [1123m], caratteristico punto di passaggio dove si trova il sentiero 576 che da Brumano porta alla Passata e la D.O.L. (Dorsale Orobica Lecchese) (circa 3,5Km e 1 ora e 15 da Rota Imagna).
Dalla “Porta” si deve seguire la D.O.L. fino al Rifugio Resegone, quindi si deve prendere il sentiero che conduce a Brumano in direzione Nord. Dopo una decina di minuti pressochè in discesa, si abbandona il sentiero per Brumano imboccando la D.O.L. sulla sinistra (cartelli segnaletici) e riprendendo a salire. Si giunge così alle Cascine Zucchero [1168m.] (incrocio sentiero 589, sentiero “del Colombo”) prima e al Rifugio Resegone poi. (circa 9Km e 3 ore dalla partenza da Sant’Omobono Terme)
Dal Rifugio Resegone si segue l’itinerario classico al Resegone da Brumano, a cui si rimanda per la descrizione (12Km e 4 ore dalla partenza da Sant’Omobono Terme).
Discesa: per lo stesso itinerario.
- Cartografia:
- Kompass 105: “Lecco - Valle Brembana”; Ingenia: “Alta Valle Imagna – Resegone”