- Accesso stradale
- si arriva fino a Ruà senza termiche
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Tradizionale gita di Santo Stefano del gruppo del CAI Pianezza, stavolta eravamo in 13. Viste le condizioni meteo e neve la scelta è stata abbastanza laboriosa, poi abbiamo deciso di venire a mettere il naso in val Varaita, sperando che a Sud la neve fosse già trasformata. Si arriva senza problemi in auto fino a Ruà, anche senza gomme da neve in quanto c’è solo un brevissimo tratto di 20 metri con un po’ di neve/ghiaccio.
Si parte con gli sci ai piedi dal parcheggio, su poca neve ma compattata, poi abbiamo fatto un breve tratto di portage (10 minuti) lungo il sentiero per la Cima di Crosa, quindi innevamento costante fino in vetta. In realtà mentre salivamo pensavamo di andare ai Fortini di Crosa scendendo poi dal pendio Sud-Est, però una volta arrivati al Colle di Cervetto e vedendo che in alto la neve era durissima e che il pendio era sottovento, abbiamo optato per la più tranquilla Riba del Gias, che abbiamo raggiunto rapidamente seguendo l’ampia e facile dorsale (qualche passaggio un po’ stretto tra le rocce).
Discesa iniziata alle 12.30. Nella parte alta neve durissima (direi quasi marmo), nonostante l’esposizione in piano Sud non ha mollato per niente. Poi dai 2.200 m in giù si trova un po’ di tutto, però scendendo con molta cautela e scegliendo con attenzione si riesce quasi sempre ad evitare la crostaccia e a fare una discesa tutto sommato dignitosa. Nella parte centrale abbiamo trovato alcuni tratti, purtroppo molto brevi, con neve marcetta ma non sfondosa piuttosto divertenti, peccato che durino poco!!! Dai 1700 m in giù l’innevamento è molto scarso e quindi si rischia di toccare pietre a causa della neve molle. Io, con qualche ravanamento nel bosco e un paio di gava&buta, sono riuscito ad arrivare praticamente alle auto con gli sci.
Giornata molto bella e con forte inversione termica…nebbia in basso e sole tiepido in alto, ad eccezione della cima dove tirava un vento teso e freddo che ci ha costretti a scendere molto velocemente…
A conti fatti ne è uscita una gita discreta e abbastanza piacevole, che però non mi sento di consigliare nei prossimi giorni se non nevica e se continuano queste temperature perché nella parte bassa è davvero agli sgoccioli. Abbastanza desolante la situazione in zona…le punte, specie sui versanti Nord, sono completamente spazzate dal vento e a Sud l’innevamento inizia dai 1600 m in su….forse un po’ meglio in valle Po dove, ad es, il Briccas sembrerebbe innevato fin dalla partenza.