Ribon (Pointe du) da Malciaussia

Ribon (Pointe du) da Malciaussia
La gita
viper
4 07/08/2015

Oggi sono partito da Malciaussia alla volta della Punta di Ribon: ho seguito l’itinerario proposto sul sito, che attualmente è in ottime condizioni. Niente neve e bel sentiero fino al Col di Resta (traccia ben segnalata negli ultimi 150 m prima del colle), poi un tratto su ghiacciaio e la parte finale su sfasciumi. Oggi faceva caldo già alle 7:30 al lago, e salire al rifugio Tazzetti è stata una vera sauna, ma ci sono rimasto male quando sono stato accolto da un bel venticello tiepido una volta giunto al Col di Resta…
Infatti, alle 10, sul ghiacciaio l’acqua scorreva già a fiotti; ovviamente il ghiacciaio è in pessime condizioni, con moltissime zone grigio-nere e ghiaccio scoperto ovunque. Utili i ramponi per il tratto da attraversare, a meno che non si voglia costeggiarlo sulla destra. Ad un certo punto si vede un ometto sulla destra, e si comincia un traverso in leggera ascesa che porta al colletto tra Ribon e Punta delle Cavalle; da lì svolta a sinistra e si sale l’ultimo pendio. C’è ancora qualche nevaio ma sono tutti aggirabili, tranne uno che si percorre per un brevissimo tratto (ma qui non servono ramponi). Sul pendio finale c’è anche una vaga traccia, e comunque il fondo è costituito da sfasciumi “di qualità”, detrito fine che rimane al suo posto quando ci appoggi il piede sopra.
Facili i due passaggi per superare l’intaglio tra anticima e cima, in assenza di ghiaccio / verglass come oggi.
Dalla vetta panorama stupendo, sul “retro” delle cime più famose della Valli di Lanzo, fino ad arrivare a Bianco e Combin.
Discesa sulla via di salita, con sosta ristoratrice al Tazzetti. Incontrato un altro signore diretto alla Ribon mentre stavo scendendo.
La Punta di Ribon mi ha convinto: è una gita facile, ben gestibile con un po’ di allenamento, e la vetta costituisce un’ottima alternativa al più celebre Rocciamelone, rispetto al quale è garanzia di maggior “tranquillità” e di panorami altrettanto stupendi.

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