Rimà (Testa) dalla Diga di Riofreddo per Punta Crosa

Rimà (Testa) dalla Diga di Riofreddo per Punta Crosa
La gita
andrea81
3 11/09/2022
Accesso stradale
piccolo posteggio alla sbarra sotto la diga

Salita piuttosto lunga ma scorrevole, infatti a/r sono circa 20km generalmente su bei sentieri e tratti di strade militari.
Un po’ noiosa la fascia boscosa fino alla Punta Crosa (anche se regala, specie d’estate, un bel refrigerio).
Da Punta Crosa inizia la lunghissima dorsale con i resti del camminamento militare, in salita costante e mai eccessiva fino proprio all’ultima rampa dove il terreno è un po’ più faticoso, ma si tratta di 50 m. Cima molto panoramica nonostante la quota modesta.
Per la discesa, potevo godermi un percorso piacevole e rilassante, ma ho preferito complicarmi la vita con una ravanata epocale dirigendomi alla Punta Gias Vei. La ravanata non è stata tanto raggiungerla (ho individuato una pseudo traccia da sotto Cima Palla che poi mi ha fatto scendere alla conca sotto il versante sud-ovest, per poi salire di 200 m il ripidissimo pendio erboso-pietroso della Gias Vei), piuttosto è stato un delirio ritornare sulla dorsale del mattino, nei pressi di Cima Trent.
Il vallone da attraversare presentava tutti i terreni più infidi possibili: pietraie infinite, cespugli di rododendri, ginepro, mirtillo e per finire, una volta scovata una antica traccia ora usata dalle mucche, un po’ di erba alta e rovi. Ravanata che mi è costata quasi 3 ore. Rintracciato il sentiero, lunga ma scorrevole discesa fino all’auto.

salvo alcuni escursionisti nei pressi di Punta Crosa non si è visto nessuno nel circondario. Giornata tersa e calda, colori già pienamente autunnali in alto (spettacolari le piante di mirtillo rosse). Da segnalare che non si trova nessuna fonte d’acqua.

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