- Accesso stradale
- Parcheggio gratuito alla Taschalp. Soliti lavori con doppio senso alternato verso il Sempione, che palle
Sentiero semplice e rilassante fino alla Taschhutte. Poi traccia sempre evidente ma con tratti di pietraia fino alle morene dell’Alphubelsee. Neve da 3200 m circa. Abbiamo montato la tenda nei pressi di un laghetto a 3300m su dei roccioni montonati. Stellata fantastica con tanto di vista della via Lattea preludio all’ottimo rigelo che troveremo. Partiti alle 3, poco dopo la partenza ravaniamo per trovare il punto in cui la traccia scende; non so bene che giro abbiamo fatto, ma di sicuro non quello ‘ufficiale’. Sul ghiacciaio ancora rincoglioniti stiamo troppo a sinistra, verso l’Allalinhorn, poi rinsaviti non avremo più nessun problema, battendo traccia fino al passo di 3990 m. Ghiacciai chiusi, perfetti, con neve sicura e sempre portante. La via: subito un bel canalino nevoso sui 40°, max 45° in qualche punto. Misto mai difficile ma spesso esposto, utile anzi fondamentale la picca. Il punto chiave della salita è un tratto di circa 10 m di roccia, a monte di un fittone; cordini per sosta e doppie in discesa, al colmo. Più in alto le difficoltà scendono, ma non devono diminuire le premure per la costante esposizione. L’ultimissima sezione sotto la croce ovvero traverso e ultimi metri, sono più impressionanti che difficili. Discesa disarrampicando, con il solo tratto in roccia (dove ci sono i cordini) in cui la pippa (io) ha chiesto a quello forte (Matteo) di assicurarlo col mezzo barcaiolo. In sintesi: cresta in condizioni perfette. Dal colle fino alla risalita giù a bomba in un ambiente grandioso, magnifico. Risalita infame ma seguendo gli ometti torniamo alla tenda senza problemi. Lungo divallare ma la cima è in tasca, bravi tutti. Il telefono prende sempre, dalla macchina alla cima.