- Accesso stradale
- strada pulita fino a Cime du Melezet
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 1800
Seconda giornata del nostro we in Queyras. Si arriva in auto fino a Cime du Melezet e quindi si risparmiano circa 100 metri di dislivello. Partenza alle 7.40; nella notte si è rannuvolato e quindi nella parte bassa non ha praticamente gelato rendendo la neve pesante e sfondosa già al mattino. Un po’ laborioso il tratto appena dopo le baite di Riaille, dove si deve risalire lungo il torrente e in alcuni tratti si rischia di finire a bagno dato che i ponti di neve non sembrano solidissimi. Conviene forse togliersi gli sci e proseguire per qualche centinaio di metri sul sentiero estivo sulla dx orografica. Dai 2200 metri circa il valloncello si allarga e da qui in poi non ci sono più problemi e, anzi, la salita è piuttosto rapida anche grazie alla neve dura. Unico tratto un po’ più ripido l’ultimo pendio che porta a Col Albert. Arrivati in cima sci ai piedi intorno alle 11, purtroppo in mezzo alla nebbia con solo qualche breve e parziale schiarita.
Discesa iniziata intorno alle 12, abbiamo fatto un piccolo anello scendendo verso il Col Allongè. A parte i primi 50 metri sotto la cima con neve un po’ ventata, poi fino all’inizio del bosco (quota 2.200 circa) neve da sballo, firn eccezionale con 2 dita di crema sopra, forse la neve migliore incontrata quest’anno (5 stelle sono poche!!!). Poi una volta nel bosco ci siamo tenuti sulla sx per cercare di evitare di ravanare nel torrente. I pendii sono abbastanza ripidi e la vegetazione abbastanza fitta, quindi vista la neve pesante e sfondosa è quasi impossibile sciare, comunque siamo riusciti ad arrivare alle auto senza mai togliere gli sci.
Gita molto bella e in ottime condizioni di innevamento nella parte alta. Con questo caldo temo però che tra pochi giorni in basso si dovranno portare gli sci per almeno 200 metri di dislivello.