Da Scandosio si passa fra le case e si segue la mulattiera che porta ad attraversare il ponticello,si segue la strada asfaltata che arriva da Cernisio fino al termine da qui si sale la mulattiera x servino e seguendo l’itinerario-Cima la Rocco da Cernisio- si raggiunge il colle delle barre 2198m e poi a sx la Cima la Rocco 2269m.
Si continua la discesa della cresta passando alla quota 2195m e piu’ in basso il Monte Rossin 2121m (triangolino cai rivarolo) si continua a scendere la cresta che via via si fa piu’ impervia e si arriva alla quota 2010m,si scende un ripido pendio erboso poi un tratto di cresta dove occorre l’uso delle mani ed ecco la poco vistosa Punta Vallon 1861m.
Si fa inversione di marcia e si risale con fatica alla quota 2010m da qui con un traverso quasi in piano cercando i passaggi migliori tra gli arbusti si entra nel vallone della Caffettà e si raggiunge la Gr Caffettà o Cassetta 1911m posta sotto al Monte Rossin.
Si scende davanti alla baita trovando due ruderi si continua a scendere un po’ a dx fino a trovare una piccola traccia che taglia a dx e attraversa il rio caffettà, si scendono i ripidi pendii erbosi a dx del rio e piu’ in basso si trovano dei segni rossi sulle piante seguendoli in un lungo traverso in discesa si arriva al tornante dopo il ponte sopra la borgata Masonasse.in discesa x asfalto a Cugnone si attraversa a sx il ponte in legno e seguendo il sentiero GTA si fa ritorno a Scandosio.
Possibile variante:
Da Scandosio alla Grange Saudi, salire quindi alla Punta Vallon, seguendo la dorsale spartiacque, raggiungere il Monte Rossin proseguire per la Cima La Rocco; discesa ad anello per il Colle delle Barre, la baita Il Sassetto e tutto il vallone di Servino fino a Scandosio.
Della piazza di Scandosio, seguendo i bolli rossi, risalire fra le case, il sentiero, con andamento pianeggiante porta al torrente Servino, dove si attraversa su un ponte in legno e si immette sulla strada; seguire quest’ultima fino a circa 150 metri dal termine, quota gps 1140 circa, dove occorre abbassarsi a sinistra nel torrente e guadarlo, in zona si trova ancora una trave in ferro del vecchio ponte divelto dalle alluvioni;
iniziare a salire sul versante opposto sotto una dorsale alberata, seguendo una traccia di passaggio e giunti verso quota 1215 gps, deviare a sinistra dove inizia la ancora ben visibile mulattiera che sale alla baita Saudi.
Seguendo appunta la discreta traccia della mulattiera, che con molte giravolte, su terreno ripido, sempre nel bosco rado, arriva alla grangie Saudi, m. 1641. Risalire ora su bel prato verso la dorsale, raggiungendo il ripetitore televisivo; piegare ora verso est e risalire la cresta, reperendo una vaga traccia di animali che, aggirando le asperità sul versante nord nel bosco, in quanto il versante sud non è solo ripido ma ripidissimo e impressionante, raggiunge l’aerea crestina della vetta, di Punta Vallon, m. 1861.
Seguendo sempre la traccia dei selvatici, proseguire la salita di cresta, salire o aggirare un pronunciato spuntone, dal colletto successivo risalire il ripido pendio d’erba e raggiungere la sommità erbosa ti quota 2000 circa.
Proseguire il percorso di cresta, ora meno impegnativo ed in breve si raggiunge il Monte Rossin, triangolino CAI Rivarolo, proseguire e raggiungere la Cima La Rocco.
Fare ritorno sul sentiero della via normale di salita per il Colle delle Barre.