- Accesso stradale
- parcheggiato al Village du Soleil, poi preso l'impianto Serre Thibaud
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa ventata
- Quota neve m
- 1300
Mamma mia, che avventura!
Sabato 22 Febbraio. Passiamo al Col des Trois Frères Mineurs, per andare a fare la Nord della Challance Ronde in boucle, e mentre passiamo sotto Rochers Charniers Guglielmo mi indica qualcosa sulla parete SO. Mi dice che è un canale che ha già adocchiato l’anno scorso, e vorrebbe tentarlo. Quando, non si sa.
Due giorni dopo, rieccoci a Monginevro. Stiamo salendo proprio quel canale, senza reali intenzioni di successo. Poco oltre la metà vediamo una strozzatura, ma quando siamo sul posto vediamo che, effettivamente, si passa. Continuiamo a salire, affrontando l’ultimo pezzo di parete siamo consci del fatto che la “nostra” discesa sarà esposta, inoltre la neve non è dalla nostra in questo tratto: una crosta da rigelo, a tratti sfondosa, a tratti portante, il tutto condito da rocce affioranti.L’uscita in cresta la facciamo su un passaggino di arrampicata, che poi si rivelerà perfettamente aggirabile pochi metri più in là.Una volta in cima sappiamo di essere solo a metà dell’opera. Ci rilassiamo, prepariamo gli sci, qualche foto e via. Il primo tratto di discesa è quello più difficile, tra pendenza, rocce affioranti e neve crostosa. Superata la prima rampa, ci guardiamo e capiamo che ora la tensione può sciogliersi un po’. Traverso esposto, poi decidiamo di scendere da un canale parallelo a quello di salita su cui la neve sembra essere di migliore qualità. Qua la pendenza si affievolisce, fino a sbucare sulla conoide finale che affronto a curvoni, con il cuore a 1000 per l’adrenalina e la felicità.