Stupenda via, con alcuni tiri molto lunghi. Una delle migliori di Rociruta. Ben chiodata.
Da Alboni si prende il sentiero pochi metri a sx del lavatoio (indicazioni per Laghi di Unghiasse), nei pressi di una casa isolata con giardino davanti. Si reperisce un sentiero che dopo circa 10-12 minuti taglia una nuova bretella della orribile strada e dopo altri 10 minuti circa si porta nuovamente sull'orribile strada (quella che ha distrutto gran parte dell'ambiente circostante). Si segue la strada per qualche minuto fino alla base del Bec (dove partono le prime vie) e si sale un sentierino a sx in salita che in due minuti porta alla base. Circa 25 minuti da Alboni.
La via attacca subito a sx del “Il tempo di Mudjakewis” per restare indipendente fino in cima (scritta alla base).
Materiale: 16 rinvii
L1: attaccare il primo muro (6b+) a sx del “tempo di Mudjakewis” quindi dritti superando lo strapiombino (6c/6c+) che immette nel bel diedro finale (6b). 40m-16 rinvii – max 6c/6c+.
L2: dalla sosta salire pochi metri sull’erba e quindi in cima a una grossa lama, da qui attaccare il muro che nell’ultima parte diviene spigolo. 50m – 6c.
L3: salire il muro a dx della fessura di “Il paradiso è di pochi”. 35m – 6b+.
L4: l’ultimo tiro sulla cuspide è quello a sx, quello a dx è del Paradiso è di pochi. 20m – 6b.
Discesa: dritti con 3 calate su catena, come per il “Paradiso è di pochi”.
La via, una creazione di Elio Bonfanti e amici di metà anni ’90, è stata ripresa da Luca e Matteo Enrico nell’estate 2017 da Luca e Matteo Enrico con il contributo del negozio Mountain Sicks, modificandone un po’ il tracciato in alcune lunghezze, ma rendendola più lineare e continua. Alcune lunghezze sono state accorpate.