Il sentiero del Tartufo si snoda, per una lunghezza complessiva di 4,5 km, lungo le piste ombrose dei trifolao, i cercatori del pregiato tartufo bianco delle Rocche, risalendo lungo vigne aggrappate a terreni sabbiosi e costellate dai ciabòt di tutte le forme in un percorso naturalistico ad anello.
L’itinerario: ha inizio dal centro di Montà d’Alba, in piazza Vittorio Veneto, dov’è possibile parcheggiare l’auto. Da qui si percorrono via Cavour e via Roma, che portano al centro storico pedonale del borgo di sommità di Montà, dove si possono ammirare la torre campanaria e la piazza della vecchia Parrocchia con la chiesa di S. Antonio Abate. Da qui si prosegue su via Morra, fiancheggiando il castello cinquecentesco dei Morra Lavriano all’ombra del suo Parco,e, dopo un centinaio di metri, si può imboccare sulla destra il sentiero naturalistico vero e proprio, seguendo le paline segnaletiche poste lungo tutto l’anello. Dalla sommità del borgo si scende progressivamente verso il fondo ombroso delle Rocche, che, con le loro pareti sabbiose e terreni marnosi costituiscono un habitat favorevole per la crescita del pregiato tartufo bianco d’Alba. Il fondovalle è luogo tartufigeno d’ecccellenza, ma si può anche notare un’ insolita diffusione di canne di bambù di importanti dimensioni, che erano un tempo utilizzate come pertiche per la raccolta delle castagne. Il percorso si inerpica poi lungo l’opposto versante collinare, risalendo dal fitto bosco verso le assolate vigne e i ciabòt dei contadini.
L’anello naturalistico prosegue quindi in un’area pianeggiante coltivata a tratti a vigne, noccioleti, frutteti, con la presenza di qualche imponente esemplare di castagno, incrocia il Centro Outdoor Valle delle Rocche, dove è possibile fare attività sportive organizzate, e raggiunge nuovamente il castello Morra Lavriano e il borgo storico di Montà, chiudendo così l’anello.