- Accesso stradale
- Nuovo parking alla diga a pagamento.....
Se volete intraprendere questa gita potrebbe essere utile comprare la settimana enigmistica e allenarsi nei giochini di “aguzzate la vista”…
Oppure si puo’ intraprendere il percorso pensando ad una caccia al tesoro , con il tesoro rappresentato dal susseguirsi dei vecchi bolli gialli…
Comunque scherzi a parte, la cose piu’ importanti alla fine sono due : una buona visibilita’ e soprattutto l’insegnamento di base che da ogni bollo si dovrebbe vedere sempre il precedente e il successivo.
Detto cio’ personalmente,alla fine, dopo aver letto le relazioni e guardato la cartina non ho trovato particolari difficolta’ nel reperire il percorso e seguire i segni integrati da numerosi ometti ( ho contribuito anche nell’opera di rifacimento dei tanti crollati )fino al bollo giallo finale : ma xche’ mai mi son chiesto, questo e’ l’unico rotondo ??
Poi ho capito che forse era il segnale che li’ i bolli finivano e che sopra non si trovano piu’ xche’quando li avevano fatti di li in su’ c’era il ghiacciaio o quantomeno nevai perenni e quindi non si potevano fare !
Nel catino ex glaciale di rocce montonate alla base del pendio finale che sorregge il bivacco disseminate di migliaia di massi abbandonati qua e’ la’ dal ghiacciaio i pochi ometti si confondono e quindi avere una buona visibilita’ aiuta molto in questo frangente !
Avevo sempre diciamo cosi’ poco considerato una gita quassu’ in quanto mi sembrava che la Tete de Roeses fosse una piccola e poco significativa cima sovrastata da vette molto piu’ alte.
Errore ! La vetta ha comunque una sua fisionomia e soprattutto offre un ambiente glaciale e un panorama straordinari. Dopo l’Alpe Bella Tsa ci si immerge in un ambiente primordiale e maestoso, di assoluto isolamento dove la natura ancora domina sulla piccolezza dell’uomo, anche se il ritiro delle masse glaciali anche qui purtroppo e’ ben evidente.
Gita dal lungo sviluppo , noi l’abbiamo fatta tutta a piedi ma sicuramente farsi il lungolago in bici e’ buona cosa specialmente al ritorno .
Solo per dare un idea sulla lunghezza in salita ci abbiamo messo 4h 30′ a passo molto spedito, e in discesa praticamente uguale complice una bella sosta pro mirtilli…
Molta acqua lungo il percorso, nessuno invece oltre Prarayer. A giudicare dal libretto del Bivacco datato 1994 la frequentazione sembrerebbe assai modesta.
Con Ricca.
La valutazione EE/F mi sembra pertinente.