Dal rif. Scarfiotti seguire il percorso per la cima NE fino a sotto il colletto di Mezzodì. Qui si hanno due possibilità:
1) proseguire lungo il percorso per la cima NE fino a raggiungere la fascia di pietrame sotto la cima; oppure
2) attraversare verso SE il vallone della Rognosa invaso da scomodi blocchi accatastati, puntando ad un passaggio a dx della balza rocciosa che sostiene la fascia di pietrame.
Raggiunta quest’ultima, piegare a sx (NE), costeggiando il bordo della balza, in direzione della cima (via più corta ma più scomoda).
In entrambi i casi occorre puntare allo sperone roccioso che delimita a dx (sx orografica, Sud-Ovest) il canale nevoso che discende dal colletto (bocchetta) fra la cima SO e quella NE.
Raggiunto lo sperone, lo si rimonta superando inizialmente un tratto piuttosto ripido (II+), evitabile lungo un camino detritico a dx (più facile ma più delicato). Poco sotto la cresta puntare ad un evidente colletto sulla dx (sosta a fix per calate lungo il versante SE). Seguire ora la cresta, sul filo, su roccia complessivamente buona, con passi divertenti e aerei (II, II+) fino alla piccola croce di vetta.
Traversata: ritornare con attenzione al colletto con la sosta, rimontare l’anticima e scendere di pochi metri sul lato orientale in direzione della bocchetta. Qui si trova una sosta a chiodi e cordoni che con una calata verticale di 25 m permette di raggiungere il colletto. Si rimonta per placche sul lato opposto (corda fissa non indispensabile) quindi si entra in un camino di blocchi sulla dx che in breve porta alla facile cresta SO della cima NE che si segue fino al segnale di pietre che la contraddistingue.
Discesa: lungo la via normale.
- Cartografia:
- IGC n. 104 1:25000 Bardonecchia Monte Thabor Sauze d'Oulx
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Cozie settentrionali; http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?f=60&t=11298