- Accesso stradale
- Si giunge a Pian dei Morti e osando fino a Pian dei Frati
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 2600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gita ancora soddisfacente ma al limite. Neve tutta portante ma con molte conchette, le quali obbligano ad una sciata controllata e di attenzione. In salita nel tratto ripido finale abbiamo dovuto mettere i ramponi perché gli sci, anche con i coltelli, sulle gobbette, dove la neve già rinveniva, non facevano più presa e scivolavano.
Lasciato l’auto all’inizio di Pian dei Morti a causa di un breve deposito innevato che occupava tutta la carreggiata; alcuni fuoristrada di Overland e varie moto, molto temerari, sono saliti sul pendio precedente scavalcando poi il dosso per rientrare sulla strada e sono riusciti a giungere fino a dopo il ponticello di Pian dei Frati; noi non ce la siamo sentiti di osare e in discesa abbiamo tolto gli sci sul Rio della Balma al 1° tornante dopo Pian dei Morti a 10 minuti dall’auto.
L’idea iniziale era di salire alla gengiva, scendere sull’ex campo di sci del Sommeiller, ancora tutto ben innevato, poi salire al Sommeiller e scendere nel Vallone Fourneaux, ma osservando bene il passaggio nel canaletto ovest dell’Ambin, questo appariva assai ridotto e con un muretto verticale sospeso su un salto di roccia, per cui abbiamo lasciato perdere.
Scesi fino nella parte alta di Pian dei Frati, poi risaliti alla selletta sopra la Punta dei Frati e scesi nel vallone del Rio della Balma ancora tutto passabile con 1 sola breve interruzione.
Rifatto ancora una gita su invito di Enrico che aveva proprio bisogno di fare per forza un’uscita dopo troppo tempo dedicato ad impegni lavorativi.
Abbiamo apprezzato molto la tranquillità del posto in una giornata dal meteo perfetto; in sci c’erano solo più altri due, di cui un francese, entrambi diretti verso il Sommeiller dai Fourneaux; abbiamo saputo che su quell’itinerario le interruzioni erano già parecchie.
Molta gente allo Scarfiotti e sul lungo lago di Rochemolles.