…pietraia…pietraia…e ancora pietraia…
…in salita dal piccolo laghetto è facile perdere il sentiero che attraversa la pietraia (noi l’abbiamo trovato quando scendevamo), le tracce di sentiero rimangono a sx salendo sotto il Bric di Mezzodì, giunti sotto il colle (nevai) si piega a dx (come descritto nella relazione) fino a trovare la freccia rossa, da qui in poi rimane abbastanza ben segnalato fino in punta con tacche rosse ed ometti…
…un ometto sbagliato ci portati fuori percorso (prima di giungere alla parte intermedia dove è presente un estesa fascia di pietrame) portandoci a fare un traverso con tratti di II+ ma molto esposto in un canale con appigli mobili, noi da quel punto abbiamo proseguito e da sopra abbiamo scorto il passaggio giusto, successivamente quando siamo scesi abbiamo eliminato l’ometto errato che portava fuori via….
…sull’intero percorso abbiamo aggiunto qualche ometto…per chi salirà in seguito sarebbe molto utile se si portasse della vernice rossa per ripassare le frecce e le tacche della via ormai molto sbiadite…
…in punta tra le nebbie che ci hanno imposto di scendere subito onde evitare di trovarsi nella fascia intermedia nel bianco…sconsigliabile con nebbie…
…a distanza di qualche anno concludo il conto lasciato in sospeso con la Rognosa d’Etache…
…oggi con l’amico Stefano…c’è ancora un conto in sospeso da saldare con l’amico Pierre Menue….