Dal parcheggio ove vi è l’indicazione per la Becca di Roisan (4 ore indicato, molto abbondanti) ci si dirige dietro le case prendendo la poderale che porta all’alpeggio Praperiaz (sentieri 1-1C).
La poderale di modesta pendenza per circa 4 km la si percorre fino ad arrivare all’alpeggio Praperiaz 1700 m, da qui dove c’è la fontana parte a destra nel prato una traccia ascendente con il sentiero 1C, che si addentra nuovamente nel bosco.
Si prosegue per circa 1 km sul sentiero a mezza costa quasi pianeggiante fino ad arrivare al bivio
Si cammina ancora un po’ fino ad arrivare al bivio dove si trova la palina che segnala l’indicazione per la Becca di Roisan sulla destr.
Qui ha inizio la parte più ripida e faticosa della salita, si sale nel bosco su pendenze molto sostenute ma senza alcuna difficoltà, fino a uscire in una radura molto panoramica sull’Alta Valpelline dove la pendenza si abbatte.
Si prosegue verso sinistra per un breve tratto, prima di giungere ad un secondo pianoro alla base della pietraia che dà accesso al crestone ovest della montagna, ben identificabile.
I segnavia facilitano la scelta del percorso, si attraversa la pietraia costituita da lastroni piuttosto comodi, quindi raggiunto il crinale spartiacque riappare una traccia di sentiero per un breve tratto, fino a giungere nella vasta conca pietrosa a circa 2400 m, proprio sotto l’impennata conclusiva.
Si attraversa la pietraia inizialmente al centro dove è pianeggiante, poi ci si sposta sul margine sinistro restando non distanti dalla cresta passando ad un modesto intaglio. Qui la pendenza riprende sostenuta, e districandosi tra i grossi blocchi (generalmente stabili ma comunque procedere con cautela) dove si usano a tratti le mani ma senza particolari difficoltà, si raggiunge la piatta cima contraddistinta da un grosso cippo di pietre e da una altrettanto grossa croce di legno (info giugno 2024 abbattuta dal vento).
La discesa avviene lungo lo stesso percorso di salita.