Seconda volta sul Roisetta, volevo mettere *** stelle, ma il meteo ed il posto sempre bello e soprattutto la brevissima traversata verso la Punta Nord a/r (F), che ha messo un po’ di pepe… alla gita mi ha portato a metterne ****. Non si pesta neve, qualche nevaio lambisce la traccia e lo si può usare per tagliare in discesa, ma ben poca cosa. Il sentiero data la natura terrosa e di terra morbida non concede grande sollievo in salita… ai tendini, ma in discesa consente di perdere quota molto velocemente e a gran passo…. Il tratto più rognoso, amio avviso, e quello dopo cascata, (che tra l’altro adesso si attraversa abbastanza agevolmente, a parte qualche spruzzetto….) un po’ umido e scivoloso in salita e incassato in discesa, fra pietra ed erba. Per la cresta seguito l’itinerario A) in rosso in foto: la roccia è buona e rugosa: in salita per tagliare una lingua di ghiacciaietto (occhio ci son tre dita di granita, ma sotto è ghiaccio vivo bello spesso!… se non avete picca e ramponi in acciaio non gradinate una fava) son passato per una roccetta soprastante i bolli un po’ aggettante…, ma ben appigliata, al ritorno ho scavalcato la lingua, ma era più semplice perché in salita… Prestare solo occhio a questo tratto. Il resto della cresta semplice EE a dir vero la sola salita alla Punta Sud mi sembra un po’ eccessiva per essere classificata EE, ma è una mia opinione…. discutibile
Un saluto a Carlo 53 trovato in vetta, ai ragazzi di Sanremo che mi han tenuto compagnia nel rientro verso la Punta Sud, ai Polacchi e Tedeschi con cui si è “ciaciarato” un po’ e in particolare a mio fratello che per la prima gita si è fatto 1300 mt. Complimenti! Sceso un po’ troppo veloce, infatti il mio ginocchio ne ha risentito soprattutto nel citato passaggio della cascata: pazienza adesso di nuovo un po’ di riposo forzato 🙁