ETERNA! Chiunque abbia scritto 4h come tempo di percorrenza, lo vorrei veramente vedere in azione per sapere se fosse per caso Kilian Jornet!
Cavolate a parte, abbiamo attaccato la Cresta al contrario rispetto a quanto descritto, ovvero da Punta Udine, dopo avere fatto la “Via dei Torrioni” a Punta Venezia, alle 12.50; in questo senso, tutti le paretine che si dovrebbero scalare qui bisogna scenderle in doppia, e ce ne sono da fare circa 7/8 se le si vogliono fare tutte (altamente consigliato, se c’è l’anello per la calata vuol dire che è mooolto difficile disarrampicare). Inoltre, altro errore delle varie relazioni, il primo tiro/seconda calata (a seconda del verso) da/per la Breccia degli Angeli è lungo ALMENO 35 metri, se non 40, e non 30, quindi molto attenti ad utilizzare corde della giusta lunghezza prima di ritrovarsi senza in dei punti poco adatti!
La traversata passa sopra ogni singolo torrione che è presente sul percorso, ma è sempre comunque ben spittata per fare una conserva lunga decente.
In generale, bisogna avere molta esperienza con la conserva (se non si sale almeno il III/+ in conserva non si finisce mai più), con le calate e con la disarrampicata minimo su III per metterci un tempo decente: noi che non siamo di certo delle cime ci abbiamo impiegato 5.50h da Punta a Punta, 5.30h la traversata fino al colle sotto Punta Roma (maledicendo a gran voce gli ultimi torrioni che continuavano a spuntare come funghi dietro quello che sembrava l’ultimo).
Comunque gran bella gita e consigliata ma seguendo le vie normali alle due Punte, altrimenti di rischia davvero di metterci troppo tempo (e parlo per esperienza); forse giusto con la Est di Punta Udine potrebbe uscire fuori un percorso molto valido.
Con la stanca, ma solo alla fine (come me), Beatrice