- Accesso stradale
- Ok, park Plan des Fontainettes
Gita lunga, ma appagante. Percorso tutto asciutto fino al Col du Lou, ma appena girato l’angolo verso la Sommet de la Nunda un sottile strato di verglass ricopriva tutte le parti all’ombra. Abbiamo iniziato la cresta verso il Signal du Gran Mont Cenis cercando di restare il più possibile sul filo, o anche sul lato sud, in quanto il versante nord era un po pericoloso causa vetrato. Successivamente il percorso diventa escursionistico, alternando salite e discese. Con un paio di passaggi di I-II grado si giunge sulla Lamet, al termine di un bella rampa. Abbiamo evitato le Signal du Lac, e quindi subito iniziato la discesa verso sud-est per un paio di centinaia di metri. Si gira verso destra, puntando in direzione del lago e seguendo qua e là degli ometti. La discesa si svolge velocemente nella prima parte su piccoli detriti mobili, per poi approdare ai prati erbosi inclinati che ci hanno portato al park. Vivamente sconsigliata la traversata in senso opposto.
Scelta azzeccata per le condizioni, escluso il tratto iniziale verso il Signal du Grand Mont Cenis. Sfortunatamente il panorama non è stato dei migliori causa nuvolaglia che a tratti avvolgeva la cresta. Un bel gitone, condiviso dal Col du Lou con Julien, un simpatico ragazzo francese, fino al termine del giro. Nei pressi di Punta Roncia siamo stati superati da un “velocista” teutonico: nessun altro lungo il percorso. Una bella proposta di Zena per macinare un po di dislivello, e avere un bel panorama che spaziava dagli Ecrins, al Monte Bianco, la Pointe de Charbonnel e a tratti verso il Rocciamelone.