Oggi, per i 10380 piedi della Rosa, le cinque stelle (una per ogni ora di salita…) ci vogliono! Meteo superlativo e panorama anche.
Non trascurare l’esposizione, che nell’ultimo tratto è notevole, percorrendo la cresta (larga mezzo metro) che precipita sia a destra che a sinistra; il tratto di aggiramento lato Champorcher percorre una traccia di sfasciumi mobili molto esposta e spesso gelata… Salendo, a circa 1800 m, non seguire le tacche che porterebbero ad attraversare il torrente ma raggiungere le grange Giovanassa, a monte delle quali prosegue il percorso. In discesa è più consigliabile (e meno faticoso) ripercorrere il buon sentiero dell’andata, evitando (come abbiamo fatto noi) di passare da pian delle Manze (peraltro bellissimo posto): ci sono pochissime tracce e diversi salti di roccia da evitare, per cui il percorso non è molto lineare.
Gita lunga ma remunerativa con la inossidabile compagnia di Antonio e Gian Mario.